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Milano da bere e da mangiare: gli indirizzi da non perdere tra ristoranti e cocktail bar (anche in hotel)

Milano da bere e da mangiare, a tappe, per veri viaggiatori “foodie”. Ecco gli indirizzi da non perdere tra cucina locale, tapas argentine, pizza, mixology d’antan e soggiorni trendy.

Dal cestino per un soleggiato picnic con vista sull’Arco della pace al pasto “come a casa” in un ristorante dove tutto è “Locale”, di nome e di fatto. Dal cocktail bar con tapas e piatti contemporanei all’indirizzo di design per “pizza lovers”, dove le tonde sono gourmet. Ma anche il tempio del gusto e del tango argentino de El Porteño Prohibido e la sua porta d’eccesso, lo spazio d’atmosfera dal sapore d’antan del Flores Cócteles, per una esperienza di intrigante mixology. Sono le esperienze da non perdere per una Milano da bere e da mangiare, per viaggiatori “foodie”, per esplorare la città all’insegna di nuove aperture e indirizzi iconici, nei quartieri hub del design, della moda, dell’arte e dell’architettura.

Dove mangiare e bere a Milano

Locale

Locale (per davvero) è il ristorante che utilizza unicamente materie prime provenienti da produttori artigianali distanti massimo 100 chilometri dal capoluogo lombardo, seguendo la stagionalità. L’aspetto divertente che colora l’esperienza culinaria è sfogliare il menu e perdersi tra i curiosi nomi ideati dall’ostessa Veronica Pagani e attribuiti ai piatti, alcuni dei quali escono dal banco-frigo interno.

In carta si trova ad esempio Chiedi e ti sarà dato, la Selezione di salumi e formaggi per 2 persone con miele, mostarde e composte fatte in casa. Iniziamo bene è invece la pancia di maiale croccante, crema al sedano rapa e variazione di miele; c’è anche L’incubo di un romano, lo spaghetto fresco alla chitarra con carbonara di bresaola. Sti cavoli è invece il Cavolfiore romanesco al forno, crema di pane al rosmarino, castagne e tartufo.

Dulcis in fundo, il Come la vita è infine il peccato di gola più seducente: 6 cioccolatini fatti in casa, con alchimie di gusto davvero indovinate e sorprendenti. Intanto, con l’arrivo della bella stagione torna la proposta di Locale del cestino in vimini da picnic su prenotazione, traboccante di delizie per una scampagnata nel vicino Parco Sempione e non solo. La romantica “box” da asporto del ristorante di via Domenico Cirillo 12 è ricolma di una ricca e appetitosa offerta, tra salumi, formaggi, quiche di verdure e dessert. Immancabile, al suo interno, la tradizionale tovaglia a quadri, “prestata” assieme a dei piatti in ceramica, bicchieri in vetro, posate e tovaglioli.

Cocciuto
milano da bere e da mangiare
© Ale di Blasio

Cocciuto (ve ne avevamo parlato qui) è l’indirizzo di design delle “tonde” di alta qualità, che per la stagione primaverile propone un menu ricco di novità curiose, grazie all’estro degli chef pizzaioli e alla varietà di materia prima disponibile. Tra le “new entry”, Non ti scordar di Me è il “boccone” per appagare i sensi con patate a pasta gialla schiacciate, brunoise di salame Napoli, gratinato saporito, pepe nero e Parmigiano Reggiano di montagna 26 mesi Malandrone 1477.

La Primavera Cocciuta, omaggio al periodo delle fioriture, è un trionfo di olive taggiasche, carciofi alla brace, funghi champignon, pomodoro essiccato in olio e culatta cotta modenese “Il Favoloso”. La Cacio e Capo è, infine, una trama gastronomica filante con caciocavallo Silano DOP in doppia consistenza, capocollo di Martina Franca DOP 6 mesi, zeste di limone e pepe nero. La domenica, poi, l’appuntamento a via Procaccini 33 è con gli appassionati del brunch, per ghiotti Pancakes, Bagels disponibili in tre versioni (Smoked Salmon, Pulled Chicken e The Veggie), Poke e Burgers.

Il Bar in via Mercato
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© Ale di Blasio

Il Bar in Via Mercato è un ristorante “fast casual” nel cuore di Brera, che propone una grande mixology, con Twist on classics frutto della collaborazione con Oscar Quagliarini, uno dei volti più noti della miscelazione in Europa. Al locale si può andare per un “business lunch” o per l’aperitivo, senza dover poi cambiare posto per godersi una cena di livello.

Tra i “must have” del menu, da abbinare magari a uno Smoked Negroni, ecco le tapas “to share”, piccoli gioielli gastronomici come l’Hummus di Barbabietola e le Panelle di farina di ceci, da condividere al tavolo, per poi proseguire con piatti più sostanziosi. A pranzo, vale la pena assaggiare il freschissimo Spaghettoni al Pomodoro con Caprino al Limone. Sempre che non si voglia optare però, per una irresistibile portata della cucina romana più verace: gli Ziti Corti alla Carbonara. A cena ci si muove tra Burger anche vegani, Sashimi salad e un’autentica Cotoletta alla Milanese.

El Porteño Prohibido
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© Ale di Blasio

El Porteño Prohibido è l’angolo di Buenos Aires in via Macedonio Melloni con ristorante argentino e anche l’unica “Casa de tango” in Europa. Un connubio virtuoso tra l’enogastronomia ricca e variegata del Paese sudamericano e il suo ballo più iconico, sensuale per eccellenza (dal martedì al giovedì), con le performance dirette e firmate dall’autorevole ballerino e coreografo Miguel Angel Zotto.

In carta, tra gli antipasti troviamo alcuni classici come empanadas dai vari ripieni, la lengua a la vinagreta e le mollejas salteadas (animelle saltate). Nella grande cucina a vista, si lavorano poi i diversi tagli di carne con la cottura lenta alla parrilla (alla brace), che da sempre costituiscono il piatto nazionale argentino: ecco l’Asado(costine di vitello), il tenerissimo Vacio (bavetta o taglio laterale del sottopancia), il Bife de Chorizo (controfiletto di manzo), l’Entraña (muscolo del diaframma sopra le costole, taglio estremamente saporito e morbido), il Gran Lomo (filetto di manzo), il galletto intero alla griglia e le immancabili salamelle di maiale (chorizo).

Tra le rivisitazioni di piatti tipici, ci sono invece il Sashimi Porteño (filetto di Fassona marinato con soia, arancia e senape di Dijon in grani), il Sashimi Gazpacho (filetto di Fassona, gazpacho, mousse al coriandolo, taccole, ravanelli, semi di sesamo neri e cristalli di sale Maldon) e la Tartare Especial con filetto di fassona, uova di quaglia, tartufo nero e spezie. Il dulce de leche è protagonista dei dessert, mentre i vini argentini più apprezzati, dal Malbec al Torrontes, primeggiano nella lista del Porteño. Da non perdere il Flores Cócteles, cocktail bar elegante (accesso a El Porteño Prohibido) con Twist on classics tutti da provare.

Dove dormire a Milano

NYX Hotel Milan

NYX Hotel Milan, vicino alla Stazione Centrale, è ideale per chi deve muoversi in città avendo tutto a portata di mano. Le camere sono moderne e di design e, tra queste, si contano anche 21 suite. La lobby è un ambiente trendy e molto “Instagrammabile”, tra videogiochi vintage, pezzi audaci di “urban art” e deejay che mixa la musica. Non manca, poi, una palestra per tenersi in forma anche lontano da casa, mentre la panoramica terrazza al quinto piano regala un affaccio mozzafiato sulla skyline di Milano.

Ancora: il rooftop sul tetto ospita regolarmente eventi e progetti “pop-up”, mentre la beauty routine con trattamenti di bellezza in camera è sempre disponibile. In hotel, poi, è possibile anche mangiare: il Clash Restaurant è l’open space al pian terreno che propone piatti street food per tutti i gusti (con diverse opzioni vegane), ideali pure per un aperitivo, mentre il Clash Bar è lo spazio giovane e cool dove si tengono serate a tema ed eventi con dj set. Prossima all’apertura è la mostra “Into the Flowers” dello spagnolo Felipe Cardeña, che ha fatto del pattern floreale la tipica espressione del proprio stile. L’opening dell’esposizione che resterà al NYX Hotel Milan fino al prossimo luglio, è attesa mercoledì 5 aprile dalle ore 18.30, alla presenza dell’artista.

Duo Milan Porta Nuova

Duo Milan Porta Nuova, a Tribute Portfolio Hotel, è l’indirizzo per viaggiatori business e leisure. Sono 239 le camere disponibili, con 11 Suite, tutte caratterizzate da colori vivaci e dettagli inaspettati e giocosi che fanno riferimento al paesaggio urbano. A seguito di un importante progetto di ristrutturazione della struttura curato da Il Prisma, società internazionale di architettura e design, le aree comuni sono state pensate per offrire un luogo fluido, adattabile alle esigenze del cliente alla ricerca di uno spazio stimolante per lavorare, fare brainstorming, svolgere meeting informali o semplicemente concedersi una pausa in compagnia di altre persone.

Nel suo Duo Café l’hotel dalla forte identità di Marriott International, propone una “vibe” perfetta per una pausa rilassante dopo una giornata di lavoro, di shopping o di tour della città, mentre nel Duo Bistrot si propone una cucina italiana e internazionale, tra accenti di colore e dettagli in ottone con incursioni di elementi visivi di ispirazione industriale. A disposizione dei clienti ci sono infine un centro fitness completamente attrezzato e cinque sale riunioni, la maggior parte con luce naturale, capaci di ospitare fino a 50 persone.

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