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Misto: a Roma nasce il primo delivery experience

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Misto Mixology e Cibarie lancia un nuovo delivery experience per un aperitivo a domicilio con un occhio di riguardo alla sostenibilità.

Da un anno a questa parte, i delivery hanno invaso le città d’Italia. Restare competitivi in questo nuovo mondo di pasti impacchettati e pronti da mangiare a casa è una vera e propria impresa per i ristoratori. Lo sanno bene Edoardo Rossi e Mark Curcuruto, i giovani proprietari di Misto Mixology e Cibarie di Roma (ve ne avevamo parlato qui). Sono lo gli ideatori del progetto di delivery experience di cui vi stiamo per parlare.

Si tratta di un progetto immersivo e accattivante che nulla ha a che vedere con gli altri delivery disponibili in città. Il concept parte dal presupposto di creare una vera e propria esperienza da vivere a 360 gradi mantenendo però sempre un’occhio di riguardo alla sostenibilità.

Nelle box di Misto, perfette per un aperitivo di gusto anche a casa, si trova una proposta food cosmopolita e sfiziosa, accompagnata da un’inedita idea di mixology “ready to drink”. A completare l’offerta, tanto ghiaccio e mini shaker pronto all’uso. La sostenibilità entra in giorno nel packaging, elegante ma green composto da plastica riutilizzabile e interamente riciclabile.

E non è tutto. L’impegno “responsive” di Misto continua anche con l’interessante iniziativa per incentivare il reso del proprio packaging. Con il sistema del vuoto a rendere, si possono infatti ricevere sconti e benefit sulle consumazioni e i prossimi delivery.

Abbiamo però parlato di progetto immersivo. Sì perché oltre al cibo, ai drink e all’aspetto sfizioso delle box, Misto crea anche l’atmosfera. Lo fa inviando a casa dei clienti anche un QR Code da scannerizzare per riprodurre una play list studiata ad hoc per l’occasione.

Il menu

La proposta gastronomica è divisa in tre macro aree: Classic, Veggie, Light e Special: declinazioni diverse per diverse esigenze di gusto e palato.

Tra i piatti ordinabili, tutti rigorosamente dai sapori internazionali, troviamo l’involtino Thay (foglia di riso ripiena di verdure e hummus viola su crema di formaggio) e il Mini Club (pulled pork, cheddar, maionese alla senape, insalata, pomodoro e bacon di capocollo). E poi il Gravlax di salmone (carpaccio di salmone selvatico dell’Alaska marinato e servito con finocchietto selvatico, gel al lime e semi di papavero) o il Gravad okse (crudo di manzo Danese marinato e servito con pomodori confit, semi di sesamo, germogli e glassa di aceto balsamico).

Tra i cavalli di battaglia anche la tartare di tonno battuta al coltello con sentori di anice, zest di arancia, julienne di finocchio e crema di cipolla rossa in agrodolce e la tataki di tonno in crosta di semi e pistacchi. E poi le polpette di Melanzane alla Parmigiana servite su pesto Thay composto da basilico, lime e zenzero o ancora Gamberi al Mezcal su crema di piselli, caprino e maionese alla curcuma.

Per i cocktail si parte dal più classico Milano Torino, il Negroni o il Manhattan, fino al più originale A mi me gusta o l’iconico Misto 2.0, rigorosamente accompagnati da una confezione di ghiaccio.

Il nostro delivery nasce dall’esigenza di non fare un delivery. – spiegano Edorardo Rossi e Mark Curcuruto, i due giovani proprietari di Misto – Mixology e Cibarie – La cosa più difficile, costretti dalla chiusura da lockdown, era proprio quella di convertire l’intera esperienza del nostro laboratorio gastronomico in un servizio a domicilio che fosse al tempo stesso comodo, pratico, gratificante e che rispettasse la nostra continua ricerca della qualità dalle materie prime alle preparazioni”.

Abbiamo preferito non buttarci nella mischia, studiare (e testare per mesi) la versione migliore dei nostri piatti più gustosi per poi partire solo quando fossimo stati davvero pronti a portare a casa dei nostri clienti la vera esperienza di Misto.

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