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Osteria del Guà e La Barchessa: il gusto incontra l’arte a Villa Pisani

In una location da sogno, immersa nel verde e nella quiete della campagna in provincia di Vicenza, prendono vita un hotel dall’accoglienza gentile e delicata ma anche un ristorante con cucina di grande personalità che apre il palato a nuovi orizzonti di gusto. Parliamo di Villa Pisani che al suo interno ospita La Barchessa e l’Osteria del Guà.

Arte, bellezza e ospitalità familiare. Villa Pisani Bonetti è, senza dubbio, un luogo magico in cui si respirano a pieni polmoni cultura e natura. Per raggiungerla in macchina si attraversa la sconfinata campagna di Bagnolo di Lonigo, in provincia di Vicenza, costellata di campi coltivati a cereali e bagnata dal fiume Guà. Varcata la soglia ci si ritrova in una dimora nobiliare, tra affreschi e saloni sontuosi finemente conservati e valorizzati da attenti lavori di ristrutturazione. Ma è attraversando la stanza principale che ci si ritrova in un’oasi di relax davvero straordinaria. Lì, dall’altra parte di un curatissimo giardino, sorge infatti La Barchessa, oggi elegante relais che combina l’accoglienza al gusto grazie al suo ristorante, Osteria del Guà.

La storia

Commissionata al giovane architetto Andrea Palladio per la nobile famiglia veneziana Pisani, la struttura si presenta come una villa di campagna, costruita sulle rive di uno degli affluenti principali del fiume Brenta. La dimora padronale, che oggi è aperta al pubblico e ospita importanti iniziative legate alla promozione dell’arte contemporanea, è inserita nel World Heritage List dell’UNESCO, la lista dei quattrocento complessi architettonici più importanti del mondo.

La Barchessa

Situata sempre all’interno del bucolico giardino di Villa Pisani, la Barchessa è una struttura rustica, originariamente utilizzata come deposito di fieno e come alloggio per i braccianti. Oggi, dopo un attento lavoro di ristrutturazione, è sede di un relais di grande charme, raffinato ma con un pizzico di ruralità che affascina e mette a proprio agio gli ospiti.

Elementi di antiquariato e opere di arte contemporanea convivono all’interno degli ampi saloni creando un’atmosfera armoniosa tra istallazioni a neon e luci soffuse.

All’interno della Barchessa sono state ricavate ben 16 esclusive camere che, nonostante i lavori di ammodernamento, lasciano intravedere dettagli della struttura originaria come le pareti di mattoni vivi e le travi in legno al soffitto. Le stesse travi che si trovano in un’altra stanza suggestiva della struttura: la sala delle colazioni. Ricavato lì dove anticamente c’era il granaio, l’ambiente è ampio e luminoso. Anche qui, tra mobili antichi, candelabri e morbidi divani, trovano spazio oggetti di design, appartenenti alla collezione privata della nuova proprietà, che fanno da cornice a un ricco buffet tra torte, biscotti, frutta fresca e proposte salate.

Osteria del Guà

Osteria del Guà

Perla gastronomica di Villa Pisani Bonetti è l’Osteria del Guà che sorge al piano terra della struttura. La sala, elegantemente gestita dal restaurant manager Luca Pinter, evoca il calore rurale delle antiche case di campagna ed è impreziosita dagli arredi e dai tappeti raffinati. Dalle ampie vetrate si intravede la dimora padronale ma anche il giardino, circondato da alti alberi verdi.

A dirigere la cucina con maestria e creatività è lo chef Marco Culeddu. Nei suoi piatti, i sapori del territorio vengono sublimati attraverso un’interpretazione personale della tradizione. Il risultato è un menu che stupisce per l’intensità del gusto senza però risultare mai eccessivo. Un perfetto equilibrio, dunque, segno di una tecnica sopraffina ma dalla forte impronta distintiva.

I piatti in menu

Nascono così piatti come la freschissima Ricciola nel Mediterraneo con tartare di mazzancolle, mandorle e spinacino o il succulento Bombolone alla Rossini. Si tratta di un goloso paninetto fritto ripieno di foie gras, trattato con una soluzione alcolica home made, battuta di manzo locale e scaglie di tartufo nero, da mangiare tutto d’un fiato.

Da non perdere anche il Passatello, anzi, Quadratello per la sua forma, con succo di Bevarasse (piccole vongole della laguna veneziana), battuto di scampi e due diverse varietà di alghe: il muschio d’Irlanda e la lattuga di mare.

Ma a conquistare occhi e palato ci pensa un piatto che già dal nome intriga e incuriosisce: Doveva essere un risotto allo zafferano. La curiosità cresce quando in tavola arriva una crema dall’intenso profumo di zafferano, con quello che sembra essere un ossobuco. Sembra, sì, perché in realtà non è. I profumi ci sono tutti ma i giochi di consistenze rendono l’esperienza gustativa ancora più divertente. A partire dalla base ricavata dall’estrazione di un risotto allo zafferano lasciato cuocere a lungo, fino ad arrivare al finto ossobuco creato con lo stesso midollo del vitello. Per ricreare la croccantezza, lo chef aggiunge a guarnizione del riso soffiato insieme alla tipica gremolada.

“Nei miei piatti punto sempre al gusto. – racconta lo chef – Non amo stravolgere i sapori. Il mio obiettivo non è stupire a tutti i costi. Certamente l’estetica e la presentazione hanno la loro importanza, anzi mi piace curare la mise en place, ma il mio lavoro, e quello di tutta la brigata, è finalizzato principalmente a realizzare piatti buoni”.

Non è tutto. Un altro signature dish dell’Osteria del Guà è l’Anatra all’arancia. Un piatto che richiede due giorni di preparazione ma che, alla resa finale, risulta intenso ma delicato. Il petto, infatti, viene marinato per 24 ore con una gran quantità di sale che ne riduce la parte grassa e poi arrostito al forno. Servito con una salsa a base di mela verde e arancia, a dare acidità, con un purè di patate e una cipolla borettana farcita con le cosce dell’anatra cotte confit. Accanto, in una piccola scodella, un’insalatina di erbe amare pulisce il palato e predispone all’assaggio del pane sfogliato home made, servito caldo, da intingere in una candela realizzata con lo stesso grasso dell’anatra.

A chiudere in dolcezza, ci pensano i dessert come il Coco Loco a base di wasabi, mango, passion fruit, mandorle, sorbetto al lemon grass, spuma e chips di cocco, perfetto se accompagnato a un sakè allo yuzu, e Restart, un raviolo dolce a base di cacao, capperi e cuore fondente accompagnato da una crema inglese aromatizzata al lime nero marocchino.

Completa l’offerta di Osteria del Guà una carta dei vini, anche alla mescita, studiata da Pinter, che include etichette italiane e internazionali, con grande attenzione per le realtà più prestigiose del territorio.

Fiore all’occhiello la carta dei caffè. Quattro selezioni differenti, per provenienza dei chicchi e intensità degli aromi, per accontentare tutti i gusti.

Gli ingredienti, dunque, ci sono tutti. La dimensione bucolica, l’ospitalità di charme, la cultura storica e l’arte contemporanea, ma anche il divertimento in tavola. Tanto basta per valere un viaggio in quel lembo di terra fertile e vitale tra Verona e Vicenza.

Info utili

Villa Pisani
Via Risaie, ½ – 36045 Bagnolo (VI)

La Barchessa di Villa Pisani
Telefono: 0444.831207
Email: info@labarchessadivillapisani.it
L’Hotel

Osteria del Guà
Telefono: 0444.432754
Email: info@osteriadelgua.it
Il ristorante

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