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Palermo. Cosa si mangia da Quid Gusto Siciliano

quid gusto siciliano

Ha inaugurato un anno fa, nel cuore di Palermo, ed è già diventato un punto di riferimento per gli amanti di cucina siciliana. Noi ci siamo stati in occasione della serata di degustazione in abbinamento ai vini della cantina Alessandro di Camporeale e questo è il racconto della nostra esperienza

Il centro di Palermo è sempre un luogo affascinante in cui riescono a coesistere, in perfetto equilibrio ed armonia, accanto ai locali storici dal successo intramontabile, anche nuovi ristoranti che, di volta in volta, rappresentano nuove sfide di imprenditori coraggiosi che continuano ad avere voglia di investire nel capoluogo siciliano. 

È questo il caso di Serena Giattina, Leonardo la Rocca e Giovanni Scaduto, già proprietari del ristorante “A nica” e Villa Cefalà, sempre a Palermo, che da meno di un anno, nel febbraio 2018, hanno deciso di accettare una nuova sfida aprendo “Quid – gusto siciliano” a Piazza Marina,  punto nevralgico del centro storico di Palermo. 

Sebbene il motto sembrerebbe essere che “squadra vincente non si cambia”, in realtà, aggregarvi  nuovi membri rappresenta sempre un valore aggiunto come nel caso dello chef Rosario Mezzatesta e del sommelier Antonino Palazzo.

L’occasione di assaggiare la cucina è stata offerta da una serata in cui al menù scelto dal giovane chef in abbinamento ai vini della Cantina Alessandro di Camporeale.

Mezzatesta, dopo la formazione alberghiera e diverse esperienze presso altri ristoranti palermitani come Buatta, a Nica e Villa Cefalà, è approdato da “Quid-gusto siciliano” “per apportare quel “quid in più” che fa la differenza -ci spiega- sentendosi giunto oggi ad un momento di crescita e maturità professionale che rappresenta la “summa” delle esperienze pregresse con l’entusiasmo di dar vita a creazioni sempre più personali che, partendo dalla tradizione, se ne distacchino dando origine a piatti dall’impronta riconoscibile. 

Interessante il percorso proposto per la serata in abbinamento con i vini della cantina Alessandro di Camporeale in rappresentanza della quale è stata presente Anna Alessandro Camarda, proprietaria dell’azienda di famiglia insieme ai cugini omonimi, entrambi, Benedetto Alessandro.

Un’azienda in crescita costante la cui evoluzione non è mai stata sinonimo di perdita di attenzione alla qualità ma che, al contrario, ha rappresentato lo sprone per il raggiungimento di obiettivi e l’accettazione di nuove sfide. L’ultima, in ordine temporale è l’ avventura etnea. La cantina di Camporeale, famosa per il Kaid, un Syrah in purezza, infatti, da un po’ di tempo è approdata sull’Etna con nuovi vigneti nelle campagne di Linguaglossa e di Castiglione di Sicilia con l’azienda “Generazione Alessandro”in riferimento esplicito alle nuove leve che ormai sono entrate a pieno titolo nella gestione dell’impresa. 

I vini Alessandro di Camporeale sono stati sapientemente abbinati dal sommelier Ais Antonino Palazzo che ne ha anche spiegato le caratteristiche e le note degustative durante il corso della serata. 

In particolare è stato servito un antipasto a base di carpaccio di polpo al mandarino, insalata di gamberi, mango e noci e cono di tonno ripieno di ricotta all’erba cipollina.  Altrettanto ricco l’antipasto vegetariano costituito da Vastedda del Belíce in crosta di panko, caponata bianca con scaglie cioccolato fondente e granella di mandorle e verdure in tempura. In entrambi i casi è stato abbinato, con successo, il Catarratto Benedè. 
Al primo, costituito da un risotto al nero di seppia su vellutata di piselli e a quello veg con porcini e datterino giallo, è stato accompagnato dal Grillo di Mandranova. Una 2018 che ha mostrato profumi floreali integri e fragranti e un sorsi fresco e piacevole che ne fa intravedere la potenziale longevità. 

Più azzardato, ma ben riuscito, l’abbinamento tra la zuppa di pesce con crostini speziati e il Kaid Syrah, fiore all’occhiello dell’azienda, le cui note speziate ben si prestano a connubi trasversali. Gli stessi che gli hanno consentito di “andare a nozze” con il tortino di parmigiana in crosta di caciocavallo, estremamente morbido e gustoso proposto, in alternativa, per il menù vegetariano. 

Trionfo per la bavarese ai frutti di bosco con salsa al cioccolato fondente magistralmente abbinata al Kaid vendemmia tardiva che ne ha esaltato le note fruttate smorzandone la dolcezza in un gioco di continui rimandi in perfetto equilibrio. 

Info utili

Quid – gusto siciliano

Piazza Marina, 52, Palermo

Tel: 091 729 6996

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