All’ombra dell’antica torre De Galluzzi il gusto della tradizione rivive nel menu di Trattoria La Corte Galluzzi.
In questa piazza, sovrastata dalla torre medievale, da sempre i bolognesi ricordano un luogo dedito alla ristorazione, ma adesso la Trattoria La Corte Galluzzi vuole tracciare un “nuovo /antico” percorso.
Acquisita dalla famiglia Morabito, già nota in città perché titolare del gettonato Roberto Bistrot e dell’elegante Benso aperto alla fine dello scorso anno (qui il nostro articolo), ora punta sulla tradizione.
Il carattere distintivo del ristorante sarà rispecchiare sì la classica cucina bolognese, ma non solo.
Per questo la proprietà ha scelto di avvalersi del cultore e storico della gastronomia Luca Cesari. Il suo compito è stato quello di riproporre ai commensali sia alcuni piatti casalinghi, forse un po’ demodè ma che si ricordano con piacere, che alcuni dei grandi classici del “padre” della cucina italiana Pellegrino Artusi.
Ecco quindi che, per gli appassionati di cucina, il pasto alla trattoria Corte Galluzzi non sarà solo ritrovare i piatti della memoria, ma un vero tuffo nel passato alla ricerca di sapori perduti.
La proposta gastronomica
Nel ricco menù ci sono dettagliate descrizioni di ogni pietanza e anche il numero della ricetta di riferimento della “bibbia” artusiana, dalla quale sono state scelte diverse proposte. Tra queste il pollo dorato ricetta n°205 , coscia di pollo impanata e fritta.
Così destreggiandosi tra crescentine, selezioni di affettati e formaggi, si arriva ad un antipasto un po’ insolito, Tonno, fagioli e cipolle alla Lamma, in ricordo di una famosa trattoria Lamma, appunto, che come viene citato ” ha sfamato i bolognesi fino agli anni ‘80”.
Da non dimenticare i Calzagatti! Nome stravagante di un piatto antico della cucina contadina a base di polenta e fagioli cotti insieme e poi fritti. Una vera bontà.
I primi piatti puntano sulla pasta fresca fatta mano di tortellini, tagliatelle, tortelloni e lasagne, ma ripropone anche i famosi cannelloni di magro, ormai introvabili nei locali della città.
Dalla brace passano alcuni dei secondi come le braciole di castrato, fegato in rete o la classica tagliata, mentre ingolosiscono gli uccelletti scappati e il Fricandò di vitello ricetta n°255, ovvero un morbido arrosto di vitello steccato con prosciutto crudo, cotto in casseruola con brodo di manzo.
Sono ben tre le ricette artusiane scelte tra i dolci La pizza alla napoletana ricetta n°609 che ben distante da quello che immaginiamo è una crostata di pasta frolla con crema, ricotta e mandorle, oltre alle frittelle di riso N°179, e alla zuppa inglese n°675, a completare le golosità le tagliatelle fritte ormai relegate al periodo di Carnevale.
Un ampio dehor da godere nella bella stagione accoglie gli ospiti che nelle sale interne che, divise tra il piano terra e l’interrato, offrono un clima accogliente e dal sapore antico per la ricercatezza dei dettagli nell’arredamento.
Info utili
Trattoria La Corte Galluzzi
Corte De Galluzzi 7 D Bologna
tel 051 096357
Chiuso il martedì