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Benso: a Bologna riapre il simbolo del bien vivre

Benso

A Bologna riapre lo storico ristorante Benso con una nuova gestione e una proposta gastronomica fine dining che non trascura il passato glorioso.

Famoso negli anni ottanta per la cucina classica ma con uno sguardo all’innovazione, e frequentato dalla ”Bologna bene“, Benso era uno dei locali simbolo del bien vivre. Ha chiuso i battenti nel 2014 e, nonostante le voci di imminenti riaperture, in questi vent’anni non è successo.

Da pochi giorni però, dopo un lungo e accurato restauro, ecco un locale elegante e raffinato che con la nuova gestione ha iniziato un percorso tutto da scoprire.

Alla guida c’è Iside Morabito, supportata dai fratelli, già nel settore della ristorazione bolognese da un decennio con successo, che ha scelto di affidarsi alla professionalità di Corrado Parisi.

Chef talentuoso la cui formazione è partita della Germania per passare dalla Francia e anche di recente nella stessa Bologna, non dimentica le sue origini ragusane che si riflettono, nella creazione dei suoi piatti, in un melting pot personale. 

Benso

La nuova proposta gastronomica

La nuova identità del Benso non trascura il glorioso passato e, come dichiara lo stesso Parisi: “Avrà un menù improntato prettamente sul pesce, pensiamo di realizzare quella che immaginiamo sarebbe stata la cucina del Benso oggi”.

Ecco quindi Poesia, Romanzo, Vintage, i menù degustazione ai quali si aggiungono Gran Cru di mare, selezione di crostacei molluschi e pesci, e Pomona, quattro portate totalmente dedicate al mondo vegetale.

Le cinque proposte hanno abbinato un percorso accurato col vino, ma si può liberamente scegliere una bottiglia o anche un solo calice.

Per chi apprezza la cucina raffinata, ma non ama appesantirsi, è possibile ordinare à la carte due o tre portate a scelta.

La prestigiosa carta dei vini è nata da una scelta corale di tutto lo staff, nell’intento di dare il miglior abbinamento ai piatti, dalle aziende blasonate ai piccoli produttori, si è arrivati a circa 900 etichette.

Il menù del pranzo, che ha una proposta più snella e veloce pensata per una pausa dal lavoro, cambia settimanalmente e ha un costo decisamente più contenuto. La scelta è tra sei  portate, calibrata nelle calorie e improntata sul mondo vegetale e a detta dello chef ha un carattere “familiare” e cita qualche esempio: “l’english muffin con bacon di pesce spada e uovo all’occhio di bue, alici dorate e fritte con sandwich ai cereali, o una galletta croissant fermentato con verdure osmotizzate e zucchini alla scapece…”

Nel cestino del pane, tutto a fermentazione naturale, Corrado Parisi omaggia le sue origini professionali con una baguette francese, un pane di semola, uno ai cereali e la crescenta bolognese.

Interessante la sezione dedicata ai dolci dove il richiamo a Bologna torna con i Tortellini al cioccolato e amaretto in brodo di cachi, gelato caprino e mandorle pralinate. Il coc diventa parte integrante di alcuni dessert in una singolare commistione di aromi e profumi.

Una nota singolare da segnalare è il carrello del caffè, unico in città, che a seconda di quello che è stato scelto come menù, propone uno dei sette tipi di estrazione che esaltano le diverse sfumature aromatiche.                       

Il Benso dispone di due sale, una molto raccolta da 12 posti, ed una più grande un totale di una cinquantina di sedute. Sarà chiuso il lunedì e il martedì. 

Info utili

Benso

Vicolo San Giobbe 3, Bologna

3342764315

Sito

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