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Cucina etnica: i nuovi indirizzi della Capitale

Cucina etnica che passione! Le nuove aperture della Capitale tra empanadas, bao, ramen e gyoza anche in versione delivery e take away.

Da più di 12 mesi, il comparto della ristorazione sta continuando a subire cicliche battute di arresto tra chiusure, repentine riaperture e di nuovo chiusure. A Roma, tra sit in in piazza, manifestazioni dei ristoratori, saracinesche abbassate e proposte di delivery sempre più diffuse anche per le feste comandate, non mancano alcune coraggiose iniziative.

Alcuni imprenditori, infatti, hanno deciso di inaugurare nuovi locali nonostante le aperture a macchia di leopardo e le disposizioni a semaforo. Oggi vogliamo parlarvi delle nuove realtà di cucina etnica che hanno iniziato a brillare proprio in piena pandemia. Non il solito sushi che ormai da anni spopola in tutta la città ma empanadas argentine, gyoza, bao, noodles e ramen, tutti in formato delivery e take away.

Ceibo

Dopo aver portato la cucina italiana a Buenos Aires, lo chef Ernesto Teodoro Claps torna in Italia, più precisamente nel quartiere Pigneto di Roma, con un progetto finalizzato a diffondere la cultura gastronomica argentina nel Bel Paese. Quella fatta con la tipica tecnica “cocina al disco”. Il 21 marzo, in piena pandemia e all’inizio della primavera, ha infatti inaugurato, in via Bartolomeo Perestrello, Ceibo e al momento propone pietanze tradizionali argentine in versione delivery da scaldare in forno e take away.

Partiamo, ovviamente, dalle empanadas, uno dei piatti più conosciuti della gastronomia argentina. Si tratta di mezzelune di pasta realizzate con farina, acqua e strutto (o margarina) e ripiene perfette per uno spuntino o un aperitivo. Nel menu le troviamo in versione classica con carne macinata, cipolla, olive, uovo sodo e peperoni o con pollo e peperoni. O ancora con prosciutto e formaggio o con mais, cipolla, peperoni e besciamella. Non manca una versione “romana” con la trippa al pomodoro o “vegetariana” con ricotta e spinaci.

Tra le empanadas speciali troviamo quella vegana con cavolo bianco, funghi e zenzero, quella con chorizo e formaggio o quella “thai” con pollo, curry e latte di cocco. Due le varianti gourmet: Patagonia con gamberi, bisque, peperone verde e cipolla o Ceibo con roquefort, funghi, pere e noci.

Oltre le empanadas in menu troviamo le specialità come Pastel de Papas, uno sformato di puré di patate e carne macinata saltata con verdure o Locro, una zuppa densa di mais con zucca e salsiccia. Quando saranno permesse le riaperture, il menu si arricchirà di carne e verdure cotte nel disco: si tratta di un dispositivo circolare di ferro, simile a una padella, che un tempo i contadini utilizzavano per arare la terra e che con il tempo + diventato un utensile utile per cucinare direttamente sul fuoco, conferendo aromi più intensi ai cibi.

Tre i dolci: Postre vigilante (quartirolo, dolce di mela cotogna, noci e miele), Chocotorta (biscotti al cacao, formaggio spalmabile e dulce de leche) e Budin de Pan (soufflè con uva passa e frutta secca).

Birra e vino argentino in abbinamento.

Via Bartolomeo Perestrello, 35
Tel: 0688921036
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Baby Bao

In pieno centro, in Piazza Trilussa, da pochissimi mesi ha aperto i battenti un indirizzo interamente dedicato allo street food asiatico per eccellenza.

Gli appassionati di cartoni animati se ne innamoreranno già dal nome, ricordando un emozionante corto della Pixar. Si chiama infatti Baby Bao e ha come logo un faccino tondeggiante di bambino che si “lecca i baffi”.

Anche qui, visti i tempi, la formula è incentrata su delivery e take away.

Si parte dagli snack, edamame cotti al vapore semplici o spicy, per poi passare ai dim-sum in quattro versioni differenti. Ci sono i gyoza alla piastra ripieni di carne di maiale e verdure o i veal shumai al vapore ripieni di vitello alla fornara, pecorino e senape. E poi i tofu shumai per una versione vegan. A base di gamberi invece i shrimp jiaozi al vapore, impreziositi da un tocco di zenzero.

Sei le versioni di bao disponibili: “classic” con pancetta chai siu, kimchi e arachidi, “tataki” con salmone scottato, avocado e yakiniku e “chicken baozi” con pollo e salsa thai. E ancora “beef baozi” con manzo brasato, “pumkin baozi” con zucca, hoisin e funghi, e “pork baozi” con maiale sfilacciato e salsa piccante.

Tra i piatti speciali “bbq ribs” alla cinque spezie e “bb ramen”. Per gli amanti dei dolci giapponesi, immancabili i mochi in tanti gusti assortiti. Da abbinare, un’ampia varietà di sakè.

Info utili: i piatti di Baby Bao vengono serviti già cotti ma per gustarli al meglio devono esser riscaldati. Per questo è possibile ordinare anche la vaporiera a cestelli.

Piazza Trilussa 40
Tel: 329 988 2983 (anche WhatsApp)

Sito

Komorebi Ramen Bar

Ci spostiamo leggermente dalla Capitale per una nuova apertura lungo la costa, più precisamente a Ostia. Qui, a due passi dal mare, ha inaugurato un ramen bar in puro stile giapponese, nato dalla “costola” di Komorebi Restaurant. A guidarlo, un team under 30 capitanato da Cristian De Luca e Luca Leoni insieme a Giorgio Migliardi e Fabio Villano, i due chef fautori di cucina nipponica dai sapori mediterranei.

Il nuovo laboratorio è quindi dedicato principalmente alla preparazione della famosa zuppa giapponese a base di carne, spaghetti, uova e spezie tipiche orientali. Al momento disponibile in versione delivery e take away, appena si potrà, sarà possibile mangiare anche sul posto.

Il piatto principale del selezionato menu è il Tonkotsu, varietà di ramen diffusa a Fukuoka, città sull’isola giapponese di Kyushu famosa per i suoi numerosi allevamenti di maiali. Questo ramen ha la particolarità di avere un brodo di ossa di maiale e di gallina, molto denso e saporito che cuoce circa 18 ore e viene accompagnato con dei noodles molto fini e un uovo marinato. 

Oltre a questa specialità, vengono proposti bao , soffici panini originari questa volta della Cina del Nord cotti a vapore e ripieni di carne o di verdure, e 5 tipi di gyoza : di maiale; di gamberi cotti a bassa temperatura con il miso; di verdure di stagione italiane; di agnello e funghi; di manzo e un mix di spezie con peperoncino . 

Non potevano mancare poi gli yakisoba, ovvero noodles di grano saraceno serviti sulla piastra e generosamente conditi con elementi caratteristici come il katsuobushi, tonnetto fermentato e affumicato, o il beni shoga, sottaceto di zenzero giapponese. E poi mochi e dorayaki, saké e birre artigianali giapponesi.

Via Polinesia 20 00121 – Lido di Ostia 
Tel. 06. 8392 8826
Sito

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