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Àbitat: a Como, fuoco, foraging e fermentazioni

Àbitat

Sul lago di Como, Mirko Gatti e Sara Pau lanciano una nuova sfida. Il loro Radici cambia naiming e diventa Àbitat puntando ancora di più sulla cucina primitiva e ancestrale.

Fuoco, Foraging e Fermentazioni. Sono queste le 3 F alla base del nuovo progetto targato Mirko Gatti e Sara Pau. Non si parla di una nuova apertura ma di un’evoluzione di Radici, il ristorante già insignito della Stella Verde. Un salto in avanti frutto di una maturazione e una maggiore consapevolezza della coppia di voler tornare alla cucina ancestrale, devota all’esaltazione di una natura selvatica, resa però più comprensibile per il pubblico variegato anche attraverso attività interattive.

Àbitat infatti si compone di ben tre differenti anime: Àbitat Restaurant, Àbitat Culture Hub, Àbitat Lab.

Il ristorante

Al centro dell’offerta ristorativa rimangono i criteri fondanti di Radici ovvero la cucina circolare e il no waste a cui, però, ora vanno ad aggiungersi le cotture a fiamma viva e l’utilizzo di materie prime fermentate.

Il menu, rigorosamente stagionale, è alla carta ma non mancano diversi percorsi degustazione come Habitat (foresta, mare e lago) e Native. Ed è proprio questo ultimo a dare all’ospite una chiara visione dell’idea di Àbitat. Al suo interno infatti sono compresi piatti confortevoli alternati a proposte più spinte in un mix sapiente che soddisfa, incuriosisce e stupisce.

Culture Hub

Alla proposta ristorativa, Àbitat abbina anche la cultura gastronomica. Quello del Culture Hub, infatti, è un progetto fortemente voluto da Mirko e Sara da sempre consapevoli della necessità di una divulgazione chiara e fruibile in merito alla cucina circolare.

Nascono così i Foraging Day, giornate dedicate alla raccolta di erbe spontanee indispensabili nella cucina di Mirko che accompagna personalmente i partecipanti nella natura selvaggia alla scoperta di cibi molto spesso dimenticati.

Ma non è tutto. Spazio anche a dei momenti di approfondimento sulla cultura delle cotture a fiamma viva e sulle affumicature, con focus sulle diverse tipologie di legno. Altro focus è riservato alle fermentazioni, funzionali non solo per la conservazione degli alimenti ma anche al pairing.

Ma la cultura e, soprattutto, la cucina circolare, passa anche attraverso le materie prime, vegetali e animali, considerate “aliene”. Soprattutto quelle invasive. Imprescindibile per il ripristino dell’ecosistema è l’utilizzo di queste specie, molto impattanti nella nostra quotidianità, nella la preparazione dei piatti.

Àbitat Lab

Dopo la ristorazione e la cultura, Àbitat si arricchirà anche di un laboratorio di produzione di infusi, bevande fermentate e juice realizzati con le materie prime raccolte in natura e lavorate dallo stesso team di cucina. Si tratta di un progetto ambizioso che vedrà la luce nei prossimi mesi e farà da anello di congiunzione di tutte le anime di Àbitat in un contesto di cucina condivisibile, condivisa e sostenibile per davvero.

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