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Roma autunno-inverno 2021: 3 proposte per mangiare fuori che riaccendono la Capitale

I primi freddi hanno portato nella Capitale una ventata di novità, con un florilegio di nuove aperture e cambi al vertice davvero interessanti . Tra le tante ne abbiamo selezionate tre che a nostro giudizio sono il segno della ripartenza già in corso nella città, ognuna con il suo stile.

La proposta casual chic dell’Aleph


L’Aleph Rome Hotel Curio Collection by Hilton, a due passi da Via Veneto e non lontano dalla Fontana del Tritone in piazza Barberini, è noto per essere uno dei più prestigiosi alberghi della Capitale. Il suo sky bar restaurant all’ ultimo piano coniuga l’atmosfera rilassata e informale tipica dei ristoranti capitolini con una proposta di cucina gourmet decisamente raffinata in un connubio casual chic unico nel suo genere. Da alcuni mesi a dargli maggior lustro e a deliziare le papille gustative dei suoi clienti è arrivato anche un nuovo Executive Chef: Carmine Buonanno (ex Executive Chef del Gran Melia Villa Agrippina di Roma).

Lo chef vanta un curriculum di tutto che lo vede lavorare in diverse cucine stellate e pure al fianco di Alfonso Iaccarino nel ristorante due stelle Michelin Don Alfonso. Per tutta l’estate e fino ai primi rossori delle foglie autunnali, Buonanno ha solleticato i palati dei romani e dei turisti con i suoi deliziosi piatti sulla incantevole terrazza-ristorante con piscina dell’hotel, affacciata sullo skyline della Città Eterna. Da alcune settimane però la terrazza è chiusa, e a scaldare l’animo del pubblico e a rischiarare le sale dello SKY BLU RESTAURANT ci sono i raggi di un altro sole, ovvero le creazioni culinarie dello chef campano, che portano in sé tutto il calore della sua terra natale.

Chef Buonanno

La cucina di Buonanno all’ Aleph è eminentemente mediterranea e creativa, con diverse citazioni che si rifanno alla tradizione capitolina, affinchè anche l’ospite di un grande hotel internazionale possa assaporare tutta l’identità della città in cui si trova. Nei suoi piatti non manca però una inconfondibile impronta campana che evoca la sua città d’origine Benevento e l’entroterra campano. Da una parte, dunque, troviamo le materie prime eccellenti del territorio e dall’altra ingredienti insoliti perfettamente coniugati con gli aromi mediterranei. Il menu varia col variare delle stagioni e bada alla rotazione delle materie prime mettendo sempre al primo posto la salubrità del cibo.

Per l’autunno inverno l’Executive chef Carmine Buonanno ha creato una proposta che prevede anche una serie di appuntamenti tematici da non perdere, declinati secondo la sua filosofia che si basa sull’unione tra tradizione e innovazione in un percorso di ricerca e innovazione. La prima affonda le sue radici nelle origini dello Chef e nel suo background mediterraneo, mentre la seconda si esplica nella continua concezione di nuovi piatti. A fare da trait d’union: sapori intensi e abbinamenti moderni ma con lo sguardo sempre rivolto al territorio.

Il menu invernale ne è la perfetta espressione con nuovi piatti come la “Variazione di coniglio con castagne e melograno”, “carpione di ricciola, pistacchio e gelee di sedano e cardamomo”, per gli antipasti, i “tortelli di genovese di manzo con salsa mozzarella e riduzione di aglianico” e il “pacchero di Gragnano con stracciatella e polvere di dragoncello tra i primi, “filetto di manzo come un saltimbocca alla romana” e “il baccala cavolfiori e lattuga di mare” per i secondi e per finire come dessert “il limone yuzu e tea matcha” o la “rivisitazione della ricotta e visciola” in un percorso tra i sapori della stagione, ricette tradizionali e abbinamenti inusuali.
Non solo, nell’arco della stagione fredda al fianco del menù principale sono previsti alcuni menu speciali, omaggio agli ingredienti dell’inverno, con una carta tematica a disposizione dei clienti per un periodo limitato. Gli ospiti potranno così liberamente comporre la loro cena ideale, scegliendo all’interno del menu permanente e della carta tematica la combinazione di piatti che più stuzzica la loro fantasia.


Tra i piatti che non potete perdervi ci sono antipasti come il Cono di pasta fillo, amatriciana, mousse di carbonara e chips di tapioca e l’Uovo croccante con spuma al parmigiano e tartufo nero, mentre tra primi spiccano i Ravioli del plin ripieni di patate e pistilli di zafferano. Tra i secondi lo chef propone un interessante twist sulla tradizione col Filetto di manzo al punto rosa come un saltimbocca alla romana, mentre per chi il pesce c’è il Baccala, cavolfiori e lattuga di mare. Squisito il dessert Limone yuzu e tea matcha ma non si può non apprezzare anche la piacevole Rivisitazione della ricotta e visciola, tradizionale torta della cucina giudaico romanesca. Infine, per i pomeriggi invernali e in linea con i trend più attuali il Tea Time all’Onyx Bar, per un momento di rilassato relax riscaldati da una tazza di buon tea accompagnato da bocconcini gourmet dolci e salati.

Aleph Rome Hotel Curio Collection by Hilton

Via di San Basilio 15

00187 Roma

06 422 9001

L’ healthy con gusto di Ginger Pantheon

Due chef e due location nel cuore della Capitale, una in via Borgognona e una in Piazza Sant’Eustachio, ma un’unica visione: unire il gusto alla salute, per una dieta sana dalla colazione al dopocena. Questa è la filosofia di Ginger, il locale della famiglia Asara, che ormai da anni a Roma, porta avanti una proposta che mette tutti d’accordo: non solo piatti vegetariani e vegani, ma anche eccellenze biologiche italiane e non, dal vino ai formaggi, dai salumi al pane, dai piatti della tradizione romana alle poke bowl di qualità. Perché la vera cucina salutare è quella varia, incentrata in modo particolare sulla dieta mediterranea ma aperta al mondo, con un focus sulla costante selezione di materie prime di qualità. Tutti prodotti da agricoltura biologica e sostenibile, come l’olio evo e i vini dell’azienda di famiglia: Le Masciare.

E la ciliegina sulla torta è l’ampia scelta di frutta esotica selezionata per le proprietà benefiche e con un occhio di riguardo ai superfood. La stessa frutta freschissima che è utilizzata in maniera trasversale all’interno di tutto il menù: negli smoothies, negli estratti e centrifughe (tutti rigorosamente senza zuccheri aggiunti), nelle bowls per la colazione o nei main courses come proteine vegetali. Fedele ai suoi principi la proposta di Ginger si declina con le stagioni traducendosi in un menu che si rinnova quattro volte l’anno. In entrambi i locali il 70-80% della proposta è vegetariana e vegana, con una grande attenzione al biologico e ai piatti della tradizione romana rivisitata e non. La mano è diversa: da Ginger Pantheon la chef è Sharon Landersz, mentre nel locale di via Borgogona in cucina c’è Carlo Ruta, stessa filosofia ma ciascuno con piatti diversi.

Nel nuovo menù autunnale firmato dalla Landersz troviamo piatti adatti a ogni gusto, che riescono a mettere attorno allo stesso tavolo persone con esigenze completamente diverse: dagli onnivori agli intolleranti al lattosio o al glutine, dai vegetariani ai vegani. La cucina è in bilico tra tradizione ed esotismo, e il menù varia tra terra e mare. Se da un lato gli amanti dei sapori delicati apprezzeranno la freschezza e l’ equilibrio della Tartare di salmone salsa al mango con senape e miele, cetrioli, capperi o della Sfoglia al baccalà e ricotta con sfoglia di pasta all’uovo bio fatta in casa alle cime di rapa ripiena di baccalà, dall’ altro gli amanti della tradizione ameranno i Rigatoni all’Amatriciana (rigatoni artigianali di pasta fresca con pomodoro bio, guanciale Pedrazzoli, pecorino romano DOP). Ma più di tutto quest’ultimi non potranno che essere completamente sedotti, dalle squisite Fettuccine al ragù di manzo bio con i pinoli: un piatto eccellente nella sua semplicità, con un ragù da manuale, degno dei migliori pranzi della domenica, ma contemporaneamente scevro di qualsiasi pesantezza.

Vegani e Vegetariani invece adoreranno la Vellutata di ceci bio e cardoncelli e non potranno non lasciarsi stupire dal Piatto con Proteina vegana e riso basmati: una sorta di “spezzatino veg” in cui protagonista assoluto è un “carnoso” stufato di frutto “Jackfruit “, sposato a un basmati integrale bio al vapore dagli speziati echi, e ai sapori autunnali di castagne, nocciole biologiche, ed erbe di stagione. Tra i secondi invece ci sarà da deliziarsi con il Salmone al sesamo bio (filetto di salmone cotto al forno in crosta di sesamo bio, quinoa bio e crema di rapa rossa alla menta); il Cestino vegetariano (con burger di quinoa, bieta e semi misti bio, riso basmati integrale biologico, verdure croccanti e crema di piselli); la Vellutata di cecio bio e carboncelli con croccante di parmigiano alla Tagliata di manzo bio; dalla Poke di polpo (fregola al nero di seppia al vapore, insalata di polpo marinata all’aneto, melograno, radicchio, noci bio, maionese all’anaeto), al Pulled pork burger (spalla di maiale bio cotta alla birra, pane e biologico alla zucca fatto in casa, guanciale croccante Pedrazzoli, fave di cacao, avocado e fagioli corallo). Grande spazio alla carne biologica certificata: nella cucina del locale di via Borgognona è presente anche un forno alla brace per pollo e manzo bio.
Oltre all’offerta di cucina espressa tutto il giorno no-stop, Ginger propone una linea di Healthy Snack, ideali per un pasto veloce o per un aperitivo di qualità: selezione di salumi e formaggi bio (con salumi Pedrazzoli e formaggi DOP e presidi Slow Food), selezione di prosciutto iberico, panini gourmet (con pane fatto in casa realizzato con farine bio) e tante insalate. Dulcis in fundo ci sono i dessert, i piatti di frutta fresca e gli immancabili estratti, frullati senza latte e centrifughe che qui sono onnipresenti dalla colazione al dopocena, in un’offerta di frutta esotica unica. La lista dei include vini convenzionali, biologici e naturali provenienti da tutte le regioni italiane, cui si uniscono anche i vini anche bio prodotti dagli Asara a Le Masciare: Fiano di Avellino DOCG, Greco di Tufo DOCG, Taurasi DOCG e Aglianico IGT.


In alternativa si può optare per una cocktail list di grandi classici e qualche signature, e birre artigianali in bottiglia, con un’attenzione anche all’analcolico e ai drink low-alcol.
Menzione a parte per la loro golosa colazione healthy, un vero must per i buongustai. Da Ginger al mattino si possono gustare le Healty Bowls, come l’Açai (Organic açai, banana, fragole, guaranà, homemade organic granola) o la Pitaya (pitaya e banana, guaranà, homemade organic granola, cocco, kiwi e mirtilli), ma anche il caffè è bio firmato Mondi insieme ai muffin biologici fatti in casa, i croissant (della pasticceria Cristalli di zucchero), le omelette biologiche e gli smoked salmon&avocado.
Infine tutto il benessere dei piatti di Ginger puoi raggiungerti a casa tua grazie al delivery sostenibile attraverso l’apposita sezione del sito web (https://www.gingersaporiesalute.com/it/ordina) o tramite l’app Ginger disponibile per dispositivi Android e iOS. Inoltre su Deliveroo è possibile ordinare i piatti del menu dello spin-off di cucina ‘Gingerina’, con bowls dolci e salate, hamburger vegani, vegetariani e di pesce.

Ginger- Pantheon

Aperto dalle 08:00 a.m. to 11:00 p.m
Chef: Sharon Landersz
Piazza Sant’Eustachio, 54-55
Roma

Tel 06.686.499.5 06.683.08559
eustachio@gingersaporiesalute.com

Il bistrot gourmet del nuovo Ercoli 1928 a Trastevere


Nel cuore di Trastevere sulle ceneri dello storico “Puff” di Lando Fiorini, da poco più di un mese ha aperto Ercoli 1928. A quasi 100 anni dall’apertura della storica bottega di Prati, e a 5 anni dall’apertura di Ercoli Parioli, è nato questo terzo locale che è un vero e proprio teatro del gusto, in cui cucina e spesa vanno a braccetto, senza soluzione di continuità. La nuova location disegnata all’architetto Roberto Liorni è raffinata ed elegante: 700 mq dove vanno in scena contemporaneamente salumeria, formaggeria, gastronomia, prodotti ittici, ristorante e cocktail bar.

Ma la vera novità di Ercoli Trastevere rispetto agli altri locali del fortunato marchio sono i nuovi corner: la bakery con pani e pizze, la grande caffetteria con le diverse miscele, la drogheria con le spezie, i legumi e i cereali, e la cioccolateria. Una sorta di mercato al coperto dove passeggiare, incontrarsi, fare la spesa o mangiare avvolti dagli aromi inebrianti del formaggio e dei salumi appena tagliati o del pane appena sfornato. Nella cucina a vista e dietro ai banconi salumieri, fornai, baristi, chef, formano un team di professionisti sempre pronti a soddisfare ogni richiesta del cliente.
In via Giggi Zanazzo 4, alle spalle di Piazza Sonnino, c’è l’ingresso principale, preceduto da un grande dehors sulla piazzetta della VII Coorte e dai tavoli sulla via stessa. All’entrata sulla sinistra c’è la caffetteria con le miscele dell’azienda MOGI, pregiati caffè – spesso presidi Slow Food – provenienti da centro-sud America e Africa. Non solo espressi e cappuccini, c’è pure una carta di specialty coffee che include tre monorigine (Guatemala, Etiopia e Messico) e un blend realizzato appositamente per caffè filtro. Sulla destra invece c’è la panetteria che sforna pani e pizze caldi, che ti inebriano con la loro fragranza mentre escono caldi dal forno a vista. Sempre da qui provengono ciambelloni, plumcake, cookie, cornetti, sandwich, toast, bagel, insalate. Più in fondo si resta ammaliati dalla ricchezza del corner dedicato al mare e ai suoi frutti: crudi, tartare e crostacei; alici del Cantabrico, il salmone Norvegese, il salmone selvaggio dell’Alaska pescato all’amo, 3 tipi di caviale, il baccalà mantecato, le ostriche (tra le selezioni le Gillardeau e le Tarbouriech, vere e proprie eccellenze francesi). Addentrandosi nel locale si giunge alla gastronomia, cuore pulsante di tutti gli Ercoli. Un ”bengodi” fatto di 10 mt di vetrine ricolme di eccellenze nostrane e internazionali: salami, prosciutti, coppe, culatelli, mortadelle, bresaole, soppressate, salsicce, speck, per un totale di quasi 100 referenze. Completa l’offerta del reparto la bellissima cave à fromage di 4 mt. che custodisce circa 200 formaggi diversi, soprattutto italiani e francesi, ma anche inglesi e spagnoli. Tornando alla gastronomia e gettando lo sguardo in fondo alla sala, ecco la drogheria e la cioccolateria: in una saletta appartata troviamo scintillanti barattoli di spezie esotiche, sali, frutta secca e disidratata, legumi, semi, risi, thè e tisane, che adornano le pareti, insieme a praline e tavolette di marche selezionate quali Leone linea grezza, Gobino, Colzani, Audere, Venchi e tanto altro ancora. Infine il bel tavolo sociale al centro della drogheria è l’angolo perfetto per eventi privati e intime cene tra amici. Continuando il percorso si arriva nella sala ristorante con archi a mattoni e soffitti a volte.
Qui si può gustare un menù che celebra il patrimonio gastronomico tricolore rivisitando i piatti della tradizione e puntando a mettere nel piatto la genuinità dei prodotti in vendita interpretati magistralmente dalla brigata dell’executive chef Andrea Di Raimo e dello chef Luigi Ubertini.

Fra i primi che abbiamo assaggiato sono le Mezze maniche alla carbonara con guanciale di cinta senese e pecorino romano dop e i Paccarielli freschi con crostacei e aglio nero a colpirci. Ma a stuzzicare il vostro palato troverete anche gli Spaghetti “Ercoli” con vongole veraci, pane profumato e bottarga di muggine, e le Linguine al burro di agrumi e il caviale Osietra. Per i secondi si viaggia tra terra e mare, e si può scegliere tra il Filetto di tonno rosso con gazpacho e le sue verdure, e la Stracciatella di burrata e gamberi rossi di Mazara del Vallo, oppure tra la Tartare di manzo alla piemontese con burrata e crispy di riso selvaggio, o la Tartare di dentice con melone, avocado e riduzione di vermouth.

Immancabili anche i taglieri di salumi e formaggi e le insalate. Da non perdere l’eccellente Jamon Serrano e la squsita gorgonzola al tartufo. Ma più di tutto a caratterizzare la proposta di Ercoli 1928 è la carne: regina assoluta del menù. A fare la differenza è l’ utilizzo del Josper, una particolare griglia/forno a carbonella spagnolo che ne mantiene altissimo il livello di sapore, qualità, cottura e consistenza. Ottima anche la materia prima da Ercoli 1928 a Trastevere troverete Sashi bistecca, Hanami bistecca, Filetto canadese di manzo, Entrecote manzetta prussiana, Involtini dei nebrodi, Cube roll tagliata danese, cotti e serviti alla perfezione. In più la carne e sempre servita accompagnata da verdure grigliate, salse e sali. Dulcis in fundo tra i vari dessert consigliamo la pavlova rivisitata o il tiramisù. Interessante la carta dei vini che include anche vini naturali e biodinamici. 400 referenze in tutto tra bianchi, rossi, rosé, e bollicine italiane ed estere.


In alternativa in abbinamento ci sono i cocktail firmati da Federico Tomasselli, che per l’occasione ha inventato una drink list basata sui “TINI”. Disponibili anche per l’aperitivo e il dopocena sarà anche più bello berli seduti al banco del Drink Theatre, il cocktail bar di Ercoli che sorge nel golfo mistico del vecchio teatro, al centro di una grande sala illuminata da un suggestivo lucernario. Circondato da tavoli e sormontato da una vera e propria platea a gradoni punteggiata di tavolini, è l’ideale per chi vuole bere godendosi lo spettacolo dei barman all’opera. Infine come in tutti gli Ercoli si mangia circondati da eccellenze gastronomiche ed enoiche, che occhieggiano opulente dagli scaffali. Pasta, riso, olio, conserve, sott’oli, biscotti, caffè, vini, birre, cioccolata, liquori, tè e tisane, marmellate sono a portata di mano, pronte ad entrare a far parte dei piatti del ristorante o nelle nostre dispense a casa.

Ercoli 1928 Trastevere

Via Giggi Zanazzo 4 00153 Roma, Lazio

06 9652 7412

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