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Romolo al Porto, il tempio della cucina marinara ad Anzio

romolo al porto

Pescato fresco e locale, grande tecnica culinaria e un profondo amore per la tradizione gastronomica. Ad Anzio, Romolo al Porto “vale il viaggio”.

Ombrina ai 4 pomodori; Marmorina con carciofi e foglioline alla romana; Sogliola alla cacciatora; Fritto di paranza e seppioline: tanto per cominciare a stuzzicare il palato e l’appetito e per metterti di buon umore dopo i 60 chilometri del tragitto Roma – Anzio.

Questa l’accoglienza dopo appena 10 minuti che si è seduti a tavola nel ristorante di Walter Regolanti, il dinamico chef-patron di “Romolo al Porto” situato sul porto di Anzio da dove lo sguardo può spaziare sul mare azzurro spesso costellato da punti bianchi in lontananza che sono le imbarcazioni della scuola di vela che competono in piccole regate. 

Da “Romolo” è il pescato del giorno che crea la scelta del menù, pescato che viene selezionato da Marco Tullio il fratello. Anche lui grande esperto di questo prodotto del mare, garantisce i giusti acquisti all’asta del pesce e anche del controllo del pescato del giorno, fatto con la barca da pesca di loro proprietà. Questo garantisce l’assoluta freschezza di quello che viene proposto dal maitre e, a volte eccezionalmente, a voce dallo chef . Poi, una volta scelto il piatto da gustare, la comanda passa nella sua poderosa cucina composta da una brigata di allegre e capaci chef donne, veterane di “lungo corso” per come sanno trattare questo delicato prodotto. Ed è per questo che, poi, dalle loro pentole escono piatti irripetibili per i profumi e consistenze legate da perfette cotture e contaminazioni (finalmente) con spezie e verdure della nostra terra. 

Questo grazie alla severa scuola che Walter ha impostato e che non concede spazio ad avventure e innovazioni in cucina se prima non ne ha testato la validità. E, ca va san dire, il crudo vince da solo quando è fresco, come qui, magari con l’aggiunta di un filo di un grande olio e limone. I problemi e la capacità di chi lo lavora si misurano, infatti, da come il pescato entra e da come esce dalla cucina.

I piatti più gettonati sono quelli consigliati dal pescato del periodo. Attualmente a farla da padrona sono le seppie o l’ombrina in doppia consistenza di carciofi, o le sogliole di barchetta alla cacciatora. Come dicevamo, Walter Regolanti è un attento esperto del mondo marino, ne conosce i fondamentali e sa valutare tutte le sfumature del prodotto pescato per poi esaltarne la straordinaria materia.

Un new entry, come quello testato da noi, – dedicato al suo amico e grande chef campano Gennarino Esposito – ne è l’esempio più significativo: la “minestra vellutata di ceci alla partenopea con pesci di scoglio” non si dimentica e quando è terminata nel piatto, si finisce per raschiare il fondo della pentola di portata per la sua bontà.

Insomma, il posto vale il viaggio, come citano i gourmet quando la cucina, la location, la simpatia e capacità dello chef sono al massimo del piacere.

Una nota piacevole da sottolineare, è anche quella della cantina curata dal figlio Umberto, sommelier che ne cura le giuste etichette senza eccedere nei rincari.    

Info utili         

Romolo al Porto

Via Porto Innocenziano 19, Anzio (RM)

Tel: 06 984 4079

Orari: aperto tutti i giorni, pranzo e cena. Chiuso il mercoledì

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