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Biondamara, il 1° salotto gourmet della birra di Prati

biondamara

Birra artigianale e piatti gourmet in un salotto urbano: tutto questo è Biondamara. Cosa si mangia e quanto si spende nel ristopub chic di Prati.

Chi ha detto che per bere una bella birra bisogna per forza andare nel classico pub col bancone in legno stile vecchia Irlanda e le noccioline sul tavolo?! Se aldilà della birra volete gustare una proposta gourmet in un ambiente decisamente più metropolitano, da pochi mesi a Roma ha aperto Biondamara, un locale che sovverte ogni stereotipo e che vuole rivoluzionare il modo di consumare la birra, rendendolo più vicino al gusto italiano.

Fortemente voluto dai fratelli Alessandro e Marco Lucchini, imprenditori bolognesi d’origine ma romani d’adozione, che dopo aver lavorato per anni nell’ azienda di famiglia hanno scoperto la passione della birra e hanno così deciso di farne la loro professione. E così i fratelli Lucchini hanno creato, in collaborazione con dei birrifici amici, una serie di birre artigianali con ricette davvero originali e poi ideato e progettato Biondamara: il loro nuovo “Urban Lounge Beer”.

Non il solito pub ma un ristorante trendy situato in uno dei quartieri più “IN“ della città, nello specifico in via Paolo Emilio 69/a, caratterizzato da un format fortemente focalizzato sulla birra artigianale. Anima da birreria, ma veste da ristorante, Biondamara può esser definito un RistoPub chic, nel quale la birra diviene protagonista non solo al bancone, ma anche base per la realizzazione di cocktail e piatti gourmet.

La location

Biondamara è un locale di design contemporaneo e luminoso, dal look decisamente newyorkese. La prima cosa che noti all’esterno è il suo bel dehors, una veranda in vetro e acciaio da 40 posti, illuminata ogni sera da romantiche lucine. Lasciandosi la veranda alle spalle, e varcando le porte del locale si viene accolti in una sorta di salottino per l’aperitivo, connotato da un piccolo cocktail bar sulla sinistra, che ospita anche 2 spine con le birre stagionali in rotazione, mentre sulla destra da confortevoli divanetti in pelle.

Lampadari in cristallo, scritte al neon di gusto pop, piante esotiche, metallo, cemento, marmi e specchi barocchi alle pareti tutto è molto chic e moderno. Biondamara è in netto contrasto con le solite atmosfere del pub tradizionale. Ovunque colori dominanti sono il grigio e il giallo oro di poltroncine e divanetti, a richiamare la birra e scaldare l’ambiente.

Nella sala successiva il protagonista è un ampio tavolo sociale, ideale per trascorrere un piacevole dopo cena con gli amici sorseggiando la birra preferita. Infine si giunge nella sala principale, da circa 70 coperti, nella quale è presente un secondo, grande, bancone con ben 14 birre alla spina, circondato dagli immancabili sgabelli pensati per bere o mangiare vivendo il mood informale di Biondamara al massimo della sua intensità. Uno spazio ideato per essere raffinato ma al tempo stesso accogliente e familiare. Arredato con gusto grazie a scelte stilistiche e di design rappresentate da elementi che contribuiscono a creare un’atmosfera al passo coi tempi, da birreria urbana.

In cucina

Ai fornelli c’è Giacomo Zezza (ex Bistrot 64) che per questa nuova avventura ha ideato un menù che spazia tra mare e terra in 8 sezioni. Aldilà del menù creato dall’ executive chef Zezza la proposta gastronomica di Biondamara si arricchirà con prestigiose collaborazioni trimestrali: la prima appena conclusa con lo chef Max Mariola, mentre l’attuale vede coinvolto lo chef Igles Corelli, che realizzerà due personali versioni della Burghetta e che sarà protagonista di tre serate in cucina con lo chef Zezza, a ottobre, novembre e dicembre.

Cosa si mangia e quanto si spende?

Aperitivo

Si parte con le sfiziose proposte in carta bar dell’apericena “Per Stare Insieme”: qui si possono ad esempio scegliere due birre da gustare in compagnia con la formula una “Bionda per due” da accompagnare con delle patate fritte o una jacket potatoes (con guarnizione a scelta tra Pecorino e guanciale, Ricotta affumicata e prosciutto cotto Capitelli o Alici del Cantabrico e stracciatella).

O in alternativa, mentre vi fate due chiacchere al bar, potete gustare un tagliere con Crudo di Parma stagionatura 20 mesi, fiocco di prosciutto cotto Capitelli, mortadella di Mangalitza, Parmigiano Reggiano 30 mesi, ricotta carnica affumicata, pecorino crete senesi, Pomodorini confit, cipolla caramellata, miele millefiori, Focaccia olio e sale.

Gli antipasti

Se però l’appetito è più consistente si possono cominciare a ordinare gli antipasti con birra in abbinamento (14 euro) della sezione Anti-Vino.

Su tutti io prediligo i Filetti di Merluzzo in pastella alla birra, patate fritte e salsa tartara da abbinare con birre bianche, profumate e poco alcoliche, come la Blanche e la Hefeweize.

Tra i miei assaggi segnalo anche la Battuta al coltello di Coscia di Manzafassona Piemontese, cavolo cappuccio, nocciole e mousse di robiola in abbinamento con un American pale ale ambrata con sentori erbacei, malto e frutta secca, ma c’è pure la delicata Minestra d’orzo perlato Bio in varie consistenze di castagne, con broccolo e pecorino romano in corretto abbinamento con la Red Ale dai sentori di caramello.

Le polpette

Il menù contempla anche la sezione “Primi Ricordi” dedicata alla passione per le polpette (16 euro), che sono a mio avviso tra le migliori specialità di questo locale. Declinate in diverse versioni da quelle di pane a quelle di carne, di pesce e persino vegetali, le polpette di Biondamara vi conquisteranno. Da non perdere quelle di vitello alla cacciatora con una salsina davvero sfiziosa, anche se le mie preferite sono quelle di baccalà con mayo all’ aglio nero e crema di piselli.

Burghette

Protagoniste assolute però nell’offerta della birreria urbana di Prati restano le originali Burghette (18 euro) un morbido bun di pane alla birra homemade lasciato intero e farcito con varie tipologie di polpette, condimenti, salse, formaggi e verdure inventato dai fratelli Lucchini.

Consigliatissima la burghetta Pluma iberica ideata dallo Chef Igles Corelli, amico della proprietà, che per loro ha creato questo bun con pluma di maiale iberico, rosolacci, cipolline in agrodolce.

Piatti gourmet

Rivolta a coloro che anche in birreria non vogliono rinunciare a piatti con un tocco più gourmet è invece la sezione Secondo Noi (22- 26 euro), con piatti come il filetto di baccalà confit con salsa marinara, indivia e olive taggiasche o il petto d’anatra scottato all’arancia con finocchi saltati. Ottimo tra questi lo stinco di maiale marinato alla birra e cotto a bassa temperatura con patate alla provola. Chi preferisce invece la griglia amerà le costine di abbacchio con salsa verde (24 euro) e la costata di manzo (razza Marango) con salsa bbq (30 euro). I piatti del Contorno sono progettati per essere condivisi, come la caponata agli ortaggi misti di stagione (6 euro) e la verdure di campo ripassate in padella (6 euro).

Pan Pizza

Adatte veramente a tutti, invece sono le loro Pan pizza (14 -16 euro) con un impasto a base birra lievitato 72 ore in 10 gusti diversi, come la piccantissima ‘nduja e peperoni con salame piccante e peperoni in agrodolce, la alici e bufala, la squisita mangalitza con mortadella mangalitza e pesto di pistacchio, la crudo e stracciatella o funghi e cicoria.

Dessert

E per concludere in dolcezza, ecco i dessert (7 euro) della sezione Dolce Bionda, dove la birra è ancora l’ingrediente principe. Parliamo del Birramisù, un tiramisù con birra Porter a inzuppare il savoiardo, del Beertozzo un intrigante maritozzo impreziosito da panna alla Triple Beer, e della Cheesebeer una soffice crema alla robiola su base di croccante di biscotti e la birra Blanche nella coulis di frutti di bosco.

Birra, gin e cocktail

La birra regna sovrana nel beverage di questo locale ovviamente: con 14 birre alla spina e tre birre stagionali, non avrete che l’imbarazzo della scelta. L’offerta va dalle birre bianche come la Hefeweizen e la Blanche, passando per le bionde Pilsner, AIPA (American IPA), DDH IPA (double dry-hopped), Belgian Strong Ale, e arriva alle ambrate come Märzen, American Pale Ale (APA) e Indian Pale Ale (IPA) per giungere infine alle scure come Bock, Triple, Schwarzbier, e Porter. Inoltre all’aperitivo potete concedervi anche uno dei tanti cocktail a base di birra in carta.

Spritz “My Way Biondamara

Imprescindibile è lo spritz “My Way Biondamara” ovvero un decotto di cinque tipi di alcolici a bassa gradazione come base unito a sei spezie e due agrumi, che poi viene mixato con birra pilsner, spuma del decotto, e cristalli di Aperol. Per chi preferisce qualcosa di più forte, magari nel dopocena, la drink list prevede anche i 3 Long Beer: dei drink in cui la base di whisky o vodka si impreziosisce delle note uniche della birra come nel “Pret a porter”dove Whisky Talisker, Whisky Nikka Coffey, spuma, incontrano birra Porter e soda. Infine potete sempre optare per un bel gintonic tra i sei disponibili nella gineria o per uno dei cocktail affumicati.

Il palco e gli eventi

Biondamara vuole soprattutto celebrare il lato conviviale, godereccio e divertente della birra, ma sempre con stile. Ecco perché Alessandro e Marco hanno anche l’obiettivo di trasformare il loro locale in un luogo di incontro nel quale unire arte e cucina: il palco presente nella sala grande diverrà lo spazio per consentire a musicisti, artisti, maghi e comici di strada di mostrare il loro talento. Dunque preparatevi non solo a degustare birre di qualità e cucina gourmet, ma anche a godere di molti interessanti eventi e spettacoli live.

Info utili

Biondamara

Via Paolo Emilio 69a, Roma. Tel. 06 5133505. 

Aperto tutti i giorni dalle 18 alle 24, chiuso la domenica

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