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Concours Mondial de Bruxelles 2021: premiate a Roma le cantine italiane

concours mondial de bruxelles

Concours Mondial de Bruxelles 2021: lo scorso 16 settembre a Roma si è rinnovato il consueto appuntamento con la cerimonia di premiazione dei medagliati italiani. Al Belpaese 103 medaglie d’oro, 279 medaglie d’argento e 7 medaglie gran oro.

Come da tradizione la Capitale anche nel 2021 ha fatto da cornice per la premiazione dei produttori italiani insigniti della medaglia al Concours Mondial de Bruxelles 2021. Il prestigioso concorso enoico che di solito è itinerante, quest’anno avrebbe dovuto avere luogo in Cina, ma a causa del perdurare della pandemia, si è invece svolto nella città di Lussemburgo dal 17 al 27 giugno 2021.

Il noto premio internazionale ha sottoposto a una giuria di esperti da tutto il mondo un campione di oltre 10.000 vini provenienti da 46 paesi produttori. I vini come di consueto sono stati degustati ed esaminati da una giuria di professionisti con l’obiettivo di individuare vini di ineccepibile qualità, indipendentemente dall’etichetta e dal prestigio della denominazione.

E come sempre la premiazione dei vincitori italiani si è tenuta nella Città Eterna, ma in una nuova location, dinanzi alle gloriose vestigia del Circo Massimo, all’interno del boutique hotel Boscolo Circo Massimo. Qui tra il giardino, il museo gastronomico e i saloni del palazzo del XVII secolo che ospitano il boutique hotel, il 16 settembre scorso sono convenuti i 40 produttori viticoli di eccellenza insigniti nell’ultima edizione delle medaglie d’Argento, d’ Oro o della Gran Medaglia d’Oro del Concours Mondial de Bruxelles 2021.

Le medaglie italiane

I vini italiani come sempre si sono distinti nella competizione internazionale confermandosi ad altissimi livelli sia per numero di partecipazioni sia per gli ottimi risultati raggiunti. Tra la sessione anticipata per i vini rosé svoltasi a marzo e la sessione di giugno, sono stati oltre 1.800 i vini tricolore presentati, provenienti da tutte le regioni. Al Belpaese infine sono andate 103 medaglie d’oro, 279 medaglie d’argento e 7 medaglie gran oro.

La giuria del Concours ha attribuito inoltre anche dei Trofei “Rivelazione” ai vini che hanno ottenuto il miglior punteggio nella propria categoria. L’Italia si è aggiudicata così ben due Trofei “Rivelazione”, e più precisamente: il premio Rivelazione 2021 Vino biologico mondiale, che è andato alla Toscana con “Ghiaie della Furba” di Tenuta di Capezzana, mentre nella categoria miglior vino italiano ha trionfato il Molise con Cantine Borgo di Colloredo e il vino Gironia Rosso Riserva 2013.

Tra le regioni italiane spicca soprattutto la Sicilia, che sbaraglia tutti con 72 medaglie, a seguire il Veneto con 68 e la Toscana con 47. Mentre la cantina più premiata della Trinacria è stata ancora una volta G. Milazzo di Campobello di Licata (Ag).

Se la Francia resta ancora il paese con il maggior numero di riconoscimenti (672), seguita dalla Spagna (507), c’è comunque soddisfazione per l’Italia che ha ottenuto un bel terzo posto (389) davanti al Portogallo (335).

La premiazione e le masterclass del 16 settembre

Un folto pubblico di giornalisti, buyer, winelover e operatori del settore italiani hanno accolto con entusiasmo i produttori medagliati giunti nella Capitale per presenziare alla cerimonia di premiazione e presentare i vini premiati e altre bottiglie d’ eccellenza dalle loro cantine. Il pubblico sopraggiunto all’ hotel Boscolo ha potuto prendere confidenza coi medagliati sia girando tra i banchi di assaggio dei produttori, sia (per alcuni fortunati) partecipando a due interessanti masterclass (a numero chiuso), volte a far conoscere i vini premiati dell’emisfero sud (Sud Africa, Cile, Australia) e dell’Est Europa.

Le masterclass organizzate con la collaborazione di Karin Meriot (Consultant e Public Relations del Concours Mondial du Sauvignon, Project Manager presso Sake Selection nell’ambito del Concours Mondial de Bruxelles) erano condotte da Enzo Scivetti (ambasciatore del Sigaro Toscano nel mondo, ex Commissario Regionale ONAV Puglia, esperto conoscitore di vini e giurato in numerosi concorsi enoici). Tutti i vini delle masterclass erano stati premiati con la “Gold Medal”. Qui di seguito i vini in degustazione alle masterclass:

  • Chardonnay 2020 di Frontera Concha y Toro, Cile
    Giallo paglierino al naso sprigiona i tipici sentori di banana e ananas, in bocca è fresco lievemente speziato ma troppo poco persistente.
  • Chenin Blanc 2018 di The KWV The Mentors, sud Africa calice dorato dalla Costal Region del Sud Africa agrumato e leggermente balsamico con note di erbe aromatiche, e sbuffi di vaniglia che denunciano il legno. Al palato esprime melone, pesca, vaniglia, cocco, erbe aromatiche e un finale d’arancia amara e fumè.
  • Carmenere 2020 Reserva di VFC Wines, Cile
    Alla vista è di un bel rosso porpora, al naso offre sensazioni di frutti bosco scuri, note di peperone verde, cacao, lucido per mobili. In bocca è morbido, fresco, gradevolmente sapido con tannini nobili.
  • Malbec Old Vine 2019 di Cigar Box Wines, Mendoza, Argentina
    Rosso rubino, all’olfatto sprigiona intenso il tabacco, profumo di more e mirtilli, ma anche molta vaniglia. Sapido e persistente in bocca è speziato e conferma le note di frutta scura riscontrate all’olfatto.
  • Shiraz 2019 Masterstroke di Taylors Wines, Australia
    Alla vista è color porpora, al naso è un trionfo di frutta scura matura ovvero prugne e amarene, corredate da spezie varie tra cui spiccano chiodi di garofano e liquirizia; al palato è ancora amarena, note balsamiche e legno. Lungo e sapido.
  • Pinotage 1679 2019 di Koelenhof Wine Cellar, Stellenbosch, Sud Africa
    Rosso rubino all’olfatto sprigiona frutta di bosco nera, pepe bianco ed evoca il boero. In bocca è morbido con tannini vellutati, elegante e persistente.
  • Riesling Barrique Reserva 2018 di B\V vinařství a.s. Moravia-Repubblica Ceca
    Splendido color oro, luminoso al naso è floreale ed agrumato ma denuncia soprattutto forte il legno, al palato ancora sentori di legno e resina con qualche nota di lime e cedro. Poco persistente.
  • EM Chardonnay Elenovo Reserve 2019, di Edoardo Miroglio Wine, Tracia, Bulgaria
    Oro verde, al naso vaniglia banana, ananas, camomilla, mela, nocciole fresche. In bocca è fresco e denota pepe verde, note fumè, equilibrato e di buona persistenza.
  • Moscato di Momiano 2018 “Dolce” di Kabola(Istria)
    Ambrato al naso è un tripudio di miele e agrumi canditi, cannella, albicocca e fichi secchi, caramello. Al palato è dolcissimo evoca la caramella d’ orzo e il miele.

L’evento è stato ricco di sorprese come testimonia il debutto di un banco d’assaggio di olii extra vergine di oliva selezionati da Unaprol al fine di promuovere la cultura dell’olio evo: una novità accolta con piacere dai visitatori. In conclusione di giornata si è infine tenuta l’attesa cerimonia con la consegna delle medaglie, che ha rappresentato il momento clou della serata.

Se siete curiosi di conoscere i vincitori potete scoprire al seguente link l’elenco di tutte le medaglie del Concours Mondial de Bruxelles 2021.

E appena calato il sipario sull’ evento capitolino già si pregusta il futuro: proprio il 16 settembre la direzione del premio ha infatti annunciato che dal 19 al 22 maggio 2022 i 350 giudici del 29° Concours Mondial de Bruxelles torneranno in Italia e sbarcheranno a Cosenza, per la sessione principale del concorso dedicata ai vini rossi e bianchi.

I nostri assaggi

In attesa della prossima edizione del Concours Mondial de Bruxelles eccovi una sintetica rassegna, di alcuni dei vini italiani più interessanti da me degustati durante l’evento di premiazione romano:

Chiaromonte Riserva, Gioia del Colle DOP Primitivo Riserva 2014, di Tenute Chiaromonte (Puglia)Gran Medaglia d’ oro
Rosso rubino carico tendente al porpora, all’ olfatto si presenta intenso con note di frutta scura in confettura (amarene, prugne) e macchia mediterranea, cui seguono spezie. Sentori che conferma tutti anche al sorso dove appare caldo, elegante, morbido e sapido leggermente iodato. Corpo pieno, è un vino complesso ed equilibrato nonostante l’alcol, chiude con una lunghissima persistenza.

La Querce Montecucco San Giovese Docg 2014, di Poggio Mandorlo (Toscana)- Medaglia d’oro
Rosso rubino intenso con sfumature color porpora, al naso presenta note varietali di frutti e fiori rossi piacevolmente intercalati da note derivanti dal legno, perfettamente integrate nel bouquet. Sapido e morbido, tannini fitti e setosi. Molto fresco con un finale lunghissimo.

Sauvignon Exclusiv 2019 di Weingut Plonerhof (Alto Adige)-Medaglia d’oro
Oro verde, al naso è intenso e fine ed evoca fiori di sambuco, agrumi, fieno e salvia, ma anche frutta gialla esotica. In bocca è corposo, intenso morbido e molto sapido. Straordinariamente Persistente con finale lunghissimo.

Pinot Nero Blauburgunder Riserva Exclusiv DOC 2017 Weingut Plonerhof (Alto Adige)- Medaglia d’oro
Rosso rubino, al naso sprigiona fiori e frutta di bosco, molto speziato evoca il chiodo di garofano, cacao e note balsamiche. In bocca è fresco e sapido. Elegante e potente, è un vino di grande persistenza. Affinato per 24 mesi in botti di rovere piccole e medie.

Sauvignon Ebner 2019 (Alto Adige)-Medaglia d’argento
Colore paglierino con riflesso verdolino, è intenso e sostenuto da un’eccellente acidità, che ne esalta i sentori fruttati e le note speziate. Al naso si riconoscono uva spina e fiori di sambuco. In bocca è piacevolmente sapido e minerale.

Rosso Veneto Igt Picàie 2013 di Cecilia Beretta (Veneto) – Medaglia d’oro
ll nome Picàie fa riferimento alla tradizione contadina di appendere grappoli d’uva ad appassire nelle soffitte delle case. Il vino è infatti frutto di un blend di uve Corvina, Cabernet Sauvignon, Merlot appassite per due mesi, e fa sia acciaio che legno. Deciso e intenso dal colore rosso rubino, luminoso; al naso rivela un bouquet floreale e sentori di frutta secca e uva passa ma anche vaniglia e spezie; al palato è caldo, avvolgente con tannini vellutati e persistenti. Il finale è lungo e connotato da note di appassimento.

Aglianico dell’ Irpinia Doc Blu Onice 2018 Nativ (Campania)- Medaglia d’argento
Il vino prende il nome dal vigneto situato presso una cava di onice. Rosso rubino con sfumature violacee, al palato emana note speziate, di ciliegia, di prugna matura e chicchi di caffè tostato.

Vermentino di Sardegna Istrale Doc 2020- Medaglia d’oro
Giallo paglierino con riflessi verdolini si connota per i sentori erbacei di macchia mediterranea e il bouquet floreale che evoca la ginestra e i fiori bianchi. Minerale, morbido e sapido al palato.

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