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Vino

Il Sannio a Tavola: Falanghina e Aglianico incontrano i piatti di Niko Sinisgalli

il sannio a tavola

Vini campani e cucina gourmet, questi i protagonisti de Il Sannio a Tavola, l’evento finalizzato alla promozione del territorio e delle sue eccellenze vitivinicole.

Si è svolto mercoledì 12 maggio, negli incantevoli spazi del rooftop del Palazzo Naiadi a Roma, l’appuntamento con Il Sannio a Tavola, organizzato dal Consorzio Tutela Vini del Sannio. Obiettivo dell’evento, che ha radunato intorno al tavolo, pur nel rispetto di tutte le norme sanitarie vigenti, giornalisti ed esperti del settore, è stata la promozione dei vini del Beneventano.

L’appuntamento si inserisce in una serie di iniziative che da anni il Consorzio porta avanti finalizzate a sensibilizzare i consumatori sull’importanza e sulla qualità dei vini di questo affascinante territorio campano.

Parliamo infatti di ben 11.000 ettari vitati che producono, grazie alle oltre 100 aziende presenti, circa 800.000 ettolitri di vino per un totale di 60 tipologie di vino. Tra questi possiamo contare 1 D.O.C.G., 2 D.O.P. e 1 I.G.P. È un territorio, dunque, di grande importanza vitivinicola, soprattutto se si pensa che rappresenta il 50% dell’interna produzione campana.

il sannio a tavola

In questo territorio, i vitigni maggiormente coltivati sono dunque l’Aglianico, a bacca nera, coltivatato sui rilievi collinari del Taburno, e la Falanghina, a bacca bianca, fiore all’occhiello della produzione sannita.

E sono state proprio queste due realtà le protagoniste del pranzo di cui vi stiamo per raccontare.

Come anticipato, la location è stata il rooftop del Palazzo Naiadi con la sua splendida piscina a sfioro e la vista mozzafiato sui tetti della città. Coprotagonisti dell’evento, i piatti raffinati di Niko Sinisgalli, executive chef del ristorante Tazio.

Ad aprile le danze è stata la Falanghina del Sannio D.O.P. Aicon Brut La Guardiense, servita con gamberi fritti in pasta kataifi. Un connubio sublime, impreziosito dalla straordinaria croccantezza dei gamberi.

Falanghina del Sannio Biancuzita 2016 Torre ha invece accompagnato il tris di tartare di pesce, di tonno, salmone e orata, fresche e perfettamente bilanciate nei sapori grazie alle uova di pesce, al fiore del cappero

A chiudere la degustazione un Aglianico del Taburno rosato biologico Fattoria La Rivolta servito insieme agli ottimi Strascinati Don Mario con pomodorini leggermente piccanti e pecorino affumicato, un piatto signature dello chef (ve ne avevamo parlato qui).

Dulcis in fundo, una golosa rivisitazione del tiramisù con il passito Sarriano prodotto con uve Falanghina, e piccola pasticceria.

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