Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
Pizza ChefPizzerie

Starita a Napoli: un elisir di eterna giovinezza dal 1901

starita

Starita è tra le pizzerie centenarie del capoluogo partenopeo, ma a dispetto di mode e nuovi scenari, c’è sempre la fila: calorosa accoglienza e prodotto di qualità sono certezze nonostante gli anni che passano.

In un sabato di marzo, decidiamo di andarci a pranzo, così da concederci anche una piccola esplorazione del quartiere Materdei di Napoli: rione che è a metà tra la parte bassa della città e i Colli Aminei. Ci si arriva comodamente con la metropolitana e proprio quelle strade, così dense di persone e cose, hanno fatto da scenografia naturale al film “L’oro di Napoli”: per i più preparati, si trattava dell’episodio “Pizze a credito”, con una procace pizzaiola interpretata da Sophia Loren.

Intanto arriviamo a destinazione e c’è la fila davanti all’entrata principale: ma questo lo sapevamo già, da Starita è praticamente così ogni giorno. Incontriamo la generazione attualmente al timone della pizzeria che, udite udite, è attiva dal 1901 e indoviniamo un certo fermento anche per la nuova scommessa sulla carta dei vini: sono state aggiunte piccole produzioni di nicchia, soprattutto artigianali, espressione dei diversi territori di riferimento.

<<È un progetto avviato un anno fa, siamo partiti dal concetto che i vini artigianali possano esprimere meglio le caratteristiche dei relativi territori di provenienza e così ci siamo lanciati in questa nuova avventura>>. Sono le parole di Giuseppe Starita, patron e pizzaiolo, lasciando trapelare la voglia di rilanciarsi costantemente, cavalcando i tempi, ma restando fedeli a loro stessi. Ed ecco spiegato l’elisir di eterna giovinezza di una pizzeria simbolo di Napoli, da oltre cento anni.

La proposta

Menu ben equilibrato tra pizze storiche e proposte creative e stagionali. Senza indugio, assaggiamo la famosa Marinara alla Starita, pizza antichissima alla quale molti pizzaioli napoletani – e non solo – dedicano ricerca e studio per proporla sempre più rinvigorita e caratterizzante per il locale stesso. Ebbene, alla base classica, che è fatta di pomodoro, aglio e origano, Starita aggiunge Pecorino romano Dop e qualche foglia di basilico.

Impasto tradizionale, non è una “ruota di carro”, ma una pizza più contenuta nella stesura, con il cornicione appena pronunciato, fragranza nel morso ed ottima digeribilità che constatiamo ex post. Bel lavoro anche sulle materie prime, del resto l’amore per la pizza non dovrebbe mai prescindere dalla cura per tutto ciò che ci finisce sopra.

Gusto pieno e confortante anche per la Margherita – la prova del nove di ogni pizzaiolo che si rispetti – e consigliamo di assaggiare i fritti. Senza pensare alle calorie, magari condividendoli, ma sarebbe un peccato perderli. Generosi, golosi, per noi arrivano Montanara e Frittatina di pasta: due classici dello street-food partenopeo. La prima è una base fritta con topping di pomodoro, formaggio e basilico, mentre la Frittatina di pasta è un timballetto cremoso di pasta, solitamente bucatini, senza pomodoro, e avvolto da una stuzzicante crosticina.

Altro ingrediente che ci piace evidenziare è il lavoro dello staff in sala: il servizio è cortese, rapido ed organizzatissimo.

La storia di Starita

Parliamo di tanti anni fa: la storia della pizzeria inizia nel 1901, quando Alfonso Starita, nel quartiere Materdei di Napoli, avviò una cantina che avrebbe poi trasformato in un vero e proprio locale aperto alla degustazione di vini e di cibi tradizionali: quest’ultima, va detto, fu un’intuizione di suo figlio Giuseppe. Oggi, a guidare l’attività di famiglia ci sono Giuseppe e Filomena Starita, la quarta generazione. A loro si deve l’esportazione dell’insegna fuori dai confini europei e fino a Bangkok, mentre altri locali in Italia sono a Milano, Torino e Firenze.

Info utili

Pizzeria Starita a Materdei

Via Materdei, 27/28

80136 Napoli

Aperto a parnzo e a cena

Chiuso il lunedì

+39081 5441485

Sito

Articoli correlati

Pizza, arte e design. A Napoli apre Raro

Belinda Bortolan

Osteria Santo Stefano: a Limatola protagonista il baccalà, anche sulla pizza

Sasà Martucci a Caserta: pizze che impattano sulle emozioni e non sull’ambiente

Nadia Taglialatela