L’Elementare Trastevere diventa una delle tappe imperdibili per gli amanti della pizza romana. Un vero e proprio tempio dedicato alla pizza scrocchiarella, ricca di sapore, e alla birra artigianale nel cuore della capitale.
Essenzialità, schiettezza e scelta precisa di liberare la gastronomia dagli artifici e dai cliché. Sono questi i caratteri scelti da Mirko Rizzo e Federico Feliziani per ripartire con la nuova L’Elementare Trastevere dove la pizza romana e birra artigianale la fanno da padrona.
Dopo poco più di un anno di attività limitata dalla pandemia, ecco una nuova proposta street food romana che ha tutta l’intenzione di diventare un’icona della semplicità con un menù ricco di sapori genuini.
Nel mondo della gastronomia contemporanea: tutto è “di qualcuno”, gli ingredienti, la cucina, la pizza, ogni pietanza presenta una frenetica corsa alla personalizzazione.
A L’Elementare invece si viaggia in aperta controtendenza.
“Abbiamo scelto di togliere dai nostri menù e dalle nostre voci questa necessità feticista che ogni elemento debba essere ‘firmato’. Si può lavorare eccellentemente senza le verdure ‘di questo’, le carni di ‘quest’altro’. Ciò non significa che gli ingredienti che usiamo non siano di qualità, ma solo che non ci è necessario dirlo. Per noi è naturale lavorare con prodotti che reputiamo eccellenti. Non abbiamo bisogno delle parole per convincere i nostri clienti che lo siano, saranno la pizza, i fritti e le birre a farlo”.
Il progetto
L’obiettivo è presentare pietanze “buone come quelle di una volta” sia a Trastevere che al Parco Appio, dove troviamo l’altro locale in veste di trattoria attraverso un lavoro costante, frutto di ricerca e formazione attenta di tutto il team, dalla cucina alla sala.
Un progetto nato per rimettere al centro la pizza romana come prodotto popolare e accessibile a tutti, rilanciandone la convivialità e le opc
Che pizza trovate a L’Elementare, quindi? Quella romana bassa e scrocchiarella,
Nessuna pizza gourmet, solo sapori che ricordano la stagionalità, il territorio e la cucina tradizionale capitolina, togliendo tutto il superfluo e andando dritto al sodo.
“Attualmente sembra che non si possa fare una pizza senza almeno sette righe di ingredienti. Un po’ come se si dovesse per forza puntare sulla sua complessità e non sulla sua essenza vera e propria, cioè quella di essere ‘semplicemente’ una pizza” – dice Mirko Rizzo, l’ideatore della proposta gastronomica. “Per me la pizza è essenzialità, ma soprattutto ‘ricordo’ e ‘rispetto’.
Si inaugura una nuova carta, dove la scelta del menù varierà solo seguendo la stagionalità.
I ‘grandi classici’ resteranno sempre al loro posto, come la pizza margherita, il supplì e la lasagna fritta ad esempio.
Si aggiornerà invece, la proposta delle pizze e dei fritti ‘speciali’ in armonia con la carta delle birre artigianali, co-protagoniste assolute del menu, con la novità di un pairing dedicato.
Le Pizze
Le pizze sono state ideate con al massimo tre ingredienti base per ottenere sapori tradizionali, utilizzando tecniche di lavorazione del tutto contemporanee.
Parliamo di un impasto con 24 ore di lievitazione, utilizzando bassi contenuti di lievito e farine di prima scelta, poco raffinate, provenienti da un molino marchigiano.
Una carta che conta in media 20 pizze, suddivise in ‘Rosse’, ‘Bianche’ e ‘Le Speciali’. Da non perdere quelle autunnali, Pollo e Patate (base fiordilatte, patate a forno con aglio e rosmarino, sfilacci di pollo alla cacciatora, olive taggiasche e fondo di cottura), Fave e Cicoria (purè di fave secche, cicoria ripassata, pomodorini semidry, mandorle tostate, pecorino), Zucca di Bosco (fiordilatte, funghi misti trifolati, zucca e cipolla arrostite, caprino, mentuccia), e Agnello Cacio e Ova (fiordilatte, ragù di agnello, crema inglese a base di tuorlo d’uovo e pecorino, pecorino grattugiato).
I Fritti
“In amor vince chi frigge” è il motto che vi accoglierà ironicamente in sala.
Oltre agli antipasti fritti tradizionali, rimarrete sorpresi dal supplì con tonnarello cacio e pepe, alla lasagna, alla parmigiana di melanzane, e anche in questo caso dagli special autunnali, come la versione radicchio, guanciale e pecorino’; tagliatelle con porcini e pappardelle al ragù di cinghiale. Panatura semplice e croccantezza assicurata senza uovo e mai doppia. grazie all’olio di girasole alto-oleico (stessa struttura molecolare dell’olio evo ma con un sapore neutro scelto per non invadere i sapori).
La Pizza al Volo
Il nuovo street food romano: La Pizza al Volo
Se il menù vi ha fatto venire l’acquolina in bocca ma non avete tempo di consumare direttamente al locale, L’Elementare firma una nuova proposta da passeggio. Una pizza romana tonda ripiegata più volte su sé stessa e farcita con ricette di cucina della romanità, acquistata “alla finestra” e gustata mentre ci si perde per i vicoli di Trastevere.
Uno street food 100% romano che nasce dalla ‘simbiosi’ del locale con il rione che lo ospita. Nel mese di ottobre imperdibili quelle con Bollito alla picchiapò in salsa verde e con Trippa alla romana, pecorino e menta.
Le Birre
Le birre artigianali sono le co-protagoniste insieme ai piatti, una seleziona curata da Natural Born Drinkers di Federico Feliziani insieme a Manuele Colonna, che vede in prima linea le birre di artigiani laziali con 10 spine dedicate più altre ‘Ospiti’ a rotazione (italiane e straniere). Completano l’offerta una originale cantina di vintage e birre acide o da dessert; nonché una selezione di vini naturali.
Non resta che provare!
Info utili
L’Elementare Trastevere
via Benedetta 23 – 00153 Roma
Orari: aperto dal lunedì alla domenica dalle 17.00 alle 2.00
Tel. 065894016
