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Food&Wine Awards: tutti i vincitori della prima edizione

Food&Wine Awards

Talento, creatività, innovazione e responsabilità sociale nell’enogastronomia. Queste le parole chiave della prima edizione dei Food&Wine Awards Italia, i riconoscimenti speciali dedicati ai giovani professionisti del settore

Si è svolta a Milano, negli spazi della Sala Joule di Capriolo Factory, la prima edizione dei Food&Wine Italia Awards, la premiazione che ha celebrato il talento, la creatività, l’innovazione, la sostenibilità, il design e la responsabilità sociale nell’enogastronomia Made in Italy. Un momento di festa ma anche un’occasione di incontro e confronto per fare il punto su quanto di più interessante sta accadendo nel mondo enogastronomico della penisola, accendendo i riflettori su quegli argomenti che ancora oggi, vengono affrontati troppo di rado.

Durante la serata che ha visto gli ospiti brindare con le Bollicine di Bellavista e i vini della Famiglia Cotarella accompagnati dagli assaggi a cura di FUD Bottega Sicula, sul palco sono saliti tutti i finalisti delle sei categorie di premi: giovani talenti under 35 che oggi rappresentano il presente e il futuro dell’enogastronomia e della ristorazione italiana e che sono stati selezionati dalla redazione del magazine e da un board composto dai più autorevoli giornalisti, critici, blogger ed esperti di comunicazione e design: Gianluca Biscalchin, Alberto Blasetti, Marco Bolasco, Giorgia Cannarella, Francesca Ciancio, Antonello Fusetti, Luca Iaccarino, Åsa Johansson, Chiara Maci, Paola Mencarelli, Elisia Menduni, Fabio Parasecoli, Sara Porro, Margo Schachter, Mimi Thorisson, Massimiliano Tonelli, Gabriele Zanatta.

Ad aggiudicarsi gli ambiti premi sono stati Davide Caranchini (Materia, Cernobbio) come Best Chef, Fabrizio Fioranti (Duomo, Ragusa) come Best Pastry Chef e Pier Daniele Seu (Seu Pizza Illuminati, Roma) come Best Pizza Chef.

E ancora Alfredo Buonanno (Kresios, Telese Terme) premiato con il titolo di Best Maitre, Gianni Sinesi (Reale, Castel di Sangro) come Best Sommelier e Nico Salvatori (Oltre, Bologna) come Best Bartender.

Ma non è tutto. L’obiettivo dei Food&Wine Italia Awards 2020 è anche quello di allargare la conversazione e di lanciare idee e stimoli su cui continuare a ragionare nel corso dell’anno (a cominciare dalla prossima edizione di Identità Golose, in programma a Milano dal 7 al 9 marzo, con un calendario di flash talk quotidiani organizzati nello spazio Food&Wine Italia all’interno del congresso).

Proprio per questo, nel corso della serata di premiazione di Food&Wine Awards sono stati attribuiti riconoscimenti speciali alla progettualità consapevole e coscienziosa, con premi all’innovazione, alla responsabilità sociale, al packaging e all’interior design – questi ultimi due in collaborazione con la Scuola Politecnica di Design di Milano – nel mondo del cibo, del vino e della ristorazione.

Le aziende premiate

Questi i riconoscimenti assegnati nel corso della serata:

– a Tasca d’Almerita, per la Responsabilità sociale nel vino con il progetto SOStain: il primo programma di sostenibilità per la vitivinicoltura italiana, sviluppato in Sicilia e riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole, che fornisce alle aziende associate delle linee guida in grado di indirizzare le scelte aziendali verso una maggiore sostenibilità nell’uso delle risorse e indicatori precisi finalizzati alla misurazione oggettiva delle performance di sostenibilità;

– a Funky Tomato, per la Responsabilità sociale nel cibo: un modello e una rete che costruisce intorno alla filiera agricola, e in particolare a quella del pomodoro nell’Italia meridionale, una comunità consapevole che partecipa ai rapporti che si determinano, contribuisce al loro riequilibrio e se ne fa garante, combattendo fenomeni come il caporalato e lo sfruttamento;

– a Guala Closures e Vigneti Massa, per l’Innovazione nel vino con il progetto NěSTGATE connected closure: per aver applicato con coraggio – primo esempio in Europa – una tecnologia innovativa a un elemento antico come la viticoltura, che garantisce la piena tracciabilità di filiera valorizzando la terra dei colli tortonesi in cui nascono i grandi vini di Vigneti Massa;

– a Seeds&Chips, per l’Innovazione nel cibo: per aver creato una piattaforma globale che promuove le best practices e che fa dialogare istituzioni, realtà locali e individui intorno al tema dell’innovazione applicato all’agroalimentare;

– a IYO Aalto e Maurizio Lai Architects per l’Interior design: un progetto in cui la collaborazione autentica e il dialogo approfondito tra il ristoratore e il designer interpreta nel modo migliore, unendo estetica e messaggio, l’essenza della proposta e riflette in pieno il fermento che caratterizza la ristorazione milanese in questo momento;

– a nju:comunicazione per il Packaging: bella realtà corale con sede a Eboli, riesce con un lavoro “maieutico” a valorizzare gli elementi culturali e tradizionali delle migliori produzioni gastronomiche e attività ristorative interpretandoli in segni grafici di grande modernità.

“Sono onorato di ricevere questo importante riconoscimento di Food&Wine Italia Awards. Questo premio dimostra che la strada intrapresa da Seeds&Chips nel 2015 ha cambiato profondamente il concetto di sostenibilità applicata alla filiera agroalimentare. Seeds&Chips è impegnata a promuovere a livello globale soluzioni concrete per affrontare le sfide principali che abbiamo da vincere: fornire cibo in quantità e qualità sufficienti per soddisfare il fabbisogno nutrizionale mondiale di una popolazione in costante aumento e, allo stesso tempo, preservare le risorse naturali e gli ecosistemi per garantire il sistema agro-alimentare per le persone e il nostro Pianeta. E’, dunque, arrivato il tempo di ri-progettare e co-progettare il sistema agroalimentare, attuando una strategia di lungo termine. Come mai prima, con le nuove tecnologie che abbiamo a disposizione possiamo aprire un orizzonte immenso fatto di soluzioni e opportunità. Siamo ad un punto di svolta epocale che può dare vita ad una food revolution globale grazie all’innovazione. Ne dobbiamo essere consapevoli e contribuire al cambiamento” ha dichiarato Marco Gualtieri di Seeds&Chips.

Food&Wine Italia ha voluto inoltre assegnare, in collaborazione con PromoTurismoFVG, il premio “storie di territorio – sostenibilità” a Stefano Basello, chef del ristorante Il Fogolar Là di Moret (Udine), che ha recuperato la corteccia degli alberi dei boschi, devastati nel 2018 dalla furia della tempesta Vaia, trasformandola in farina e dando vita al “pane del bosco”.

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