Esce in edicola giovedì 23 novembre la quinta edizione della guida che racconta i cento migliori locali della capitale. I Cento di Roma appare rinnovata nella forma, ma non nella struttura che l’ha fatta diventare in poco tempo una delle guide più apprezzate.
50 i ristoranti per le grandi occasioni (ordinati in classifica) e 50 tra trattorie, bistrot e osterie presenti, tutte mete accomunate dalla fascia di prezzo che non supera i 35/40 euro.
Tante le novità di questa edizione 2018, dal numero delle nuove schede alla varietà delle cucine. Passando al setaccio l’offerta gastronomica cittadina, gli autori della guida Federico De Cesare Viola e Luciana Squadrilli restituiscono questo ritratto della capitale dal punto di vista del gusto: “una città eterogenea, pigra ma in fondo dinamica, borghese ma capace di guizzi innovativi. Sempre più degna di una vera capitale europea.” Ed ecco allora ristoranti giapponesi, peruviani, tavole fusion e cucina d’avanguardia. Nella sezione “pop” c’è un po’ di tutto, purché si tratti di una cucina degna.
I Cento di Roma 2018
Tra le novità, come abbiamo anticipato, c’è il numero di nuove schede: 34 su 100, un turnover necessario e che fotografa una ristorazione di livello sempre più caput mundi.
Per quanto riguarda la classifica, la novità più importante è proprio in vetta, dove troviamo per la prima volta Il Pagliaccio, una brillante tavola contemporanea, ricca di idee e contaminazioni, supportata da un team di sala in grande spolvero. È Anthony Genovese il top chef di Roma per il 2018, secondo la guida I Cento.
Ma le inaugurazioni sono state molte, e tutte molto diverse, a dimostrazione dell’eclettismo della cucina romana: da Pacifico a Palazzo Dama, prima insegna di alta cucina peruviana finalmente disponibile a Roma, ad All’Oro di Riccardo Giacinto, da Ercoli 1928, crossover con tanto di Vermouth Bar, a Eit, dove si è insidiato Gigi Nastri al posto di Alessandro Pipero e Luciano Monosilio. Tra i nuovi ingressi in guida (ma non nuove aperture) anche Aminta Resort, direttamente al numero 10, e lo storico Checchino dal 1887, con la sua leggendaria coda alla vaccinara.
Anche la sezione delle trattorie gode di una certa vivacità. È sempre più evidente che i romani, pur restando attaccati all’idea della classica trattoria “casereccia”, non disdegnano i piatti dai sapori internazionali come ramen, sushi, tajine e ceviche.
“Insomma – scrivono gli autori nella guida – Roma si dimostra sempre di più una città aperta: ai sapori, alle sperimentazioni, a una tradizione senza ingabbiature. In una parola, friccicarella.”
I migliori 50 ristoranti di Roma
1 Il Pagliaccio
2 Imàgo – Hotel Hassler
3 La Pergola – Rome Cavalieri
4 Metamorfosi
5 Pipero Roma
6 Pascucci al Porticciolo
7 Per Me
8 ilSanlorenzo
9 Glass Hostaria
10 Aminta Resort
11 tordomatto
12 Enoteca Achilli al Parlamento
13 Antonello Colonna Resort & Spa
14 Chinappi
15 Enoteca La Torre – Villa Laetitia
16 Il Tino
17 All’Oro – The H’All Tailor Suite
18 Salumeria Roscioli
19 Osteria dell’Orologio
20 Eit Restaurant – Hotel Rex
21 Osteria Fernanda
22 Mazzo
23 Romeo Chef & Baker
24 Marzapane
25 Retrobottega
26 Epiro
27 Open Colonna
28 Greg Ristorante
29 Acquolina – The Luxury Art Hotel
30 Giuda Ballerino – Hotel Bernini Bristol
31 The Corner – Marco Martini
32 L’Arcangelo
33 Bistrot 64
34 Armando al Pantheon
35 The Cesar – La Posta Vecchia Hotel
36 Al Ceppo
37 Antico Arco
38 Da Rosario all’Albos Club
39 La Baia
40 Livello1
41 Da Romolo al Porto
42 Pacifico – Palazzo Dama
43 Pigneto 1870
44 Pianostrada – Laboratorio di Cucina
45 Checchino dal 1887
46 Caffè Propaganda
47 Ercoli 1928
48 Kiko Sushi Bar
49 Zuma
50 Domenico dal 1968
I premi 2018
Premio Lavazza “Una grande promessa” Pier Daniele Seu di Mercato Centrale
Premio Lucano “Osti che sorridono” Stefano Callegari di Sforno
Premio “Miglior trattoria 2018” Santo Palato
Premio “La cantina curiosa” Il Sorì