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Roma. A due passi da Piazza di Spagna arriva la cucina di mare di Pesciolino

pesciolino roma

Una ventata di iodio soffia tra i vicoli di Roma. In Via Belsiana è nato Pesciolino, fish bar e ristorante con cucina di mare tra tradizione, vocazione gourmand e rispetto dell’ecosistema

Nel cuore di uno dei più incantevoli quartieri della Città Eterna, a ridosso del triangolo della moda e del lusso, a due passi da Piazza di Spagna, ha da poco inaugurato Pesciolino, una piccola oasi di pace e benessere con cucina di mare gourmand e cocktail d’autore.

Il locale, nato dall’idea di Dario Asara (già proprietario di Ginger Sapori e Salute), è elegante e luminoso, pur rimanendo informale e accogliente. Il design, realizzato da Costagroup, è un piccolo capolavoro di effetti visivi. L’oro dei tavoli, i giochi di specchi e la carta da parati azzurra e fonoassorbente applicata sulle volte della sala principale, richiamano l’estate, le vacanze spensierate e i climi caldi delle località marine.

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Foto: Alberto Blasetti

Varcare la soglia di Pesciolino significa lasciarsi alle spalle gli affanni della quotidianità e i ritmi frenetici della vita di città per esser trasportati su un’isola del Mediterraneo, al tramonto, con vista sul mare e con la brezza marina tra i capelli.

Ed è proprio il legame con il mare il filo conduttore di Pesciolino, dal design alla tavola. Al centro del progetto c’è infatti la stagionalità del pesce e delle materie prime ma anche il rispetto per l’ecosistema marino e per la natura.

“Siamo oramai abituati a trovare in ogni periodo dell’anno qualsiasi prodotto – racconta Asara – non rendendoci più conto di come le stagioni siano invece la sorgente di vita di vegetali, ortaggi, frutta e pesce. Il gusto arriva dal sole, dalla terra, dalla pioggia e ogni prodotto ha un suo momento durante l’anno in cui esprime il meglio di sé. In particolare, seguire la stagionalità del pesce significa rispettarne i tempi di riproduzione, per non doverci trovare, un giorno, in un mondo con un mare senza vita”.

Si tratta di un’importante scelta etica, sposata a pieno anche da Fabio Pecelli, giovane chef romano che può vantare importanti collaborazioni al fianco di Niko Romito, Andrea Fusco e Riccardo di Giacinto e ora a capo della cucina di Pesciolino.

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Foto: Alberto Blasetti

“Qui da Pesciolino – ci racconta Pecelli – abbiamo voluto puntare su una cucina di mare ma non convenzionale. Quindi stagionalità, sia per quanto riguarda le verdure, sia per il pesce. Ora è il tempo del pesce azzurro quindi in menu troverete maccarello, sgombro e alici. Un pesce che per molto tempo è stato messo da parte ma che possiede tantissime qualità. Io cerco sempre di mettere, nei miei piatti, il sapore di un ricordo. Non vogliamo stupire con abbinamenti azzardati, anzi, vogliamo rimanere molto tradizionali utilizzando però una grande tecnica nella lavorazione dei prodotti. La mia non è una cucina fusion ma una cucina di pancia. Mi baso sulle radici della mia cultura culinaria, sulle ricette più tradizionali e soprattutto sui miei ricordi gastronomici, dai quali prendono vita piatti come il Bottoncino di burrata all’impepata di cozze”.

“Abbiamo materie prime di altissima qualità, cerchiamo perciò di manipolarle il meno possibile e questo anche grazie al forno alla brace Pira che ci permette di fare cotture brevissime ma ad alte temperature, intorno ai 300°” continua lo chef.

La proposta gastronomica

Pesciolino è un locale poliedrico: è un fish bar, ideale per l’aperitivo in compagnia a base di vino, cocktail e sfizi di pesce, dalle ostriche alle più familiari alici fritte, da consumare direttamente al bancone bar o comodamente seduti ai tavoli, ma è soprattutto un ristorante. Aperto a pranzo e cena, il menu si divide in due, proponendo piatti easy e veloci di giorno, e portate più complesse e preziose la sera.

In carta possiamo trovare gli sfizi dello chef, chiamati “Aspettando l’alta marea”, come il cartoccetto di calamaretti fritti con guacamole (5 euro), la bruschetta di sgombro alla “Puttanesca” (6 euro), la tartare di tonno (14) e le alici fritte in salsa aioli (6 euro). Non mancano le ostriche, Fine de Claire.

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Tra gli antipasti, da provare il cannolo di mare, croccante fuori e morbido dentro, ripieno di baccalà cotto nel latte e mantecato con olio, servito su una crema di zucchine (13 euro) e la Ceviche “a modo nostro” con guacamole tutta italiana a base di prezzemolo, succo di limone, cipolla, pomodoro e avocado (14 euro).

Imperdibili i bottoncini di burrata con impepata di cozze (15 euro). Saporiti, profumatissimi e rigorosamente fatti in casa. Un’esplosione di gusto senza l’aggiunta di sale!

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Gustosissima, senza però essere invasiva al palato, l’ajo e ojo “Mare Nostrum” (14 euro). Si tratta di linguine (o spaghetti) mantecate con aglio caramellato in padella e sfumato con fumetto di pesce e servite con gli ingredienti che si trovano sulle coste d’Italia: le olive taggiasche, i capperi, i peperoni cruschi e le alici.

Tra i secondi, ottima la Porchetta di Tonno Rosso trattato sotto sale e zucchero per 24 ore, affumicato con le stesse spezie della porchetta di maiale e servito con crema di pinoli ed erbe aromatiche (20 euro).

Degni di nota anche i gamberi bianchi alla brace, cotti nel forno Pira, serviti con maionese di ostriche.

Dulcis in fundo, l’Ovomisù (uovo di meringa e tiramisù espresso) e i Lollypop, lecca lecca di yogurt greco ricoperti di cioccolato al latte e granella di cocco. Un vero peccato di gola!

Carta dei vini e drink list

La carta dei vini è ricercata e non banale, con poche interressanti referenze. Alcune etichette sono di produzione della famiglia Asara e provengono dalla cantina Le Masciare: Taurasi DOCG, vino di lungo invecchiamento, Aglianico IGT, Fiano di Avellino DOCG e Greco di Tufo DOCG. Non mancano i vini naturali e biologici, tutti prodotti da piccole aziende vitivinicole provenienti da diverse regioni italiane.

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Foto: Alberto Blasetti

Dietro al bancone di Pesciolino invece, la giovane bartender Marta Nafra propone una carta di drink classici e alcuni signature che spesso compone sui desideri del cliente al momento. Si va ad esempio da un semplice whisky sour, accompagnandolo con delle ostriche, alla rivisitazione del Moscow Mule (ribattezzato Pesciolino Mule), aggiungendo una polvere di lattuga di mare. O ancora lo Czarine, grande classico dimenticato con l’evoluzione del mixology, ma che ben si abbina con il dolce proposto dallo chef.

Info utili

Pesciolino Fish Bar & Restaurant

Via Belsiana 30, Roma

Telefono: 06 6979 7843

Orari: aperto dal martedì alla domenica dalle 12:30 alle 15:30 e dalle 18:30 a mezzanotte. Chiuso il lunedì

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