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Destinazione Salina, il fascino autunnale della perla eoliana tra cantine, ristoranti e bellezze naturali

Salina

Un piccolo vademecum per un soggiorno autunnale (anche breve) a Salina con alcune mete davvero imperdibili.

Quando si sta bene in un luogo se ne sente la mancanza  ancora prima di allontanarsene. Per questo motivo, con molta probabilità, vi sentireste assaliti dalla nostalgia del verde lussureggiante che accompagna i tornanti che cingono l’isola di Salina come una preziosa collana e del blu profondo del cielo e del mare, mentre  ancora state sorseggiando il caffè ammirando la  celebre spiaggia di Pollara, indimenticabile set naturale de “Il Postino” o mentre osservate la maestosa montagna che si erge dinanzi a voi davanti al porticciolo di Rinella. 

Se poi invece che l’azzurro del cielo estivo aveste l’opportunità di ammirare il grigio plumbeo di quello autunnale e se il verde brillante della vegetazione rigogliosa lasciasse intravedere i colori caldi della natura che si prepara al riposo invernale, la malinconia, insita nell’autunno,  diventerebbe vostra fedele compagna fino al momento in cui vi fosse, nuovamente, possibile ritornare in un luogo in cui la straordinaria bellezza diviene un fatto “ordinario” ma non, per questo, meno affascinante. 

Sarà per questo motivo che Salina riesce a stregare chiunque la visiti per la prima volta facendogli desiderare di ritornarvi come magicamente attratto  dal richiamo di una sirena. 

Detta anche Didyme, che significa “gemelli” per la somiglianza dei due vulcani spenti “Fossa delle Felci” e “Fossa dei Porri”, è seconda a Lipari tra le isole Eolie per  dimensioni e, non a caso, è definita “l’isola verde” per la sua natura rigogliosa, dovuta alle numerose sorgenti di acqua dolce che la rendono la più verde di tutto l’arcipelago eoliano. Alle saline ormai inutilizzate di Lingua, borgo di pescatori sulla costa nord-est anticamente sfruttate per la conservazione dei capperi, si deve, invece, il nome “Salina”. 

L’enogastronomia

Ma la ricca vegetazione di Salina non è solamente un piacere per la vista. Dagli ulivi e dai vigneti che qui trovano la propria zona d’elezione, infatti,  si producono l’olio e il vino, che insieme ai capperi (presidio Slow Food) e al pescato locale costituiscono l’eccellente patrimonio enogastronomico isolano.

Proprio alla pesca è stato dedicato Il Convegno “La sostenibilità in mare, la sostenibilità nel piatto e la legalità della pesca” che si è svolto il 4 ottobre a Palazzo Marchetti all’interno dell’evento “Destinazione Salina” organizzato dall’Associazione Salina Isola Verde.

L’Associazione,  nata nel 2006 su iniziativa degli albergatori dell’isola, si occupa della promozione del turismo cercando di migliorare l’accoglienza con particolare attenzione agli aspetti culturali e naturalistici.

Il Convegno ha avuto come tema la pesca sostenibile e la sostenibilità nel piatto più in generale e ha coinvolto Aeolian Islands Preservation Fund, Blue Marine Foundation e Donne di Mare che lavorano per sostenere la piccola pesca sostenibile, ripristinare la risorsa ittica, ridurre l’inquinamento e proteggere le specie e gli habitat marini più vulnerabili. Al convegno hanno preso parte Giuseppe Siracusano, presidente Ass. Salina Isola Verde, Enrico Navarra, consulente Blue Marine Foundation e Aeolian Islands Preservation Foundation Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina e Bonetta Dell’Oglio, presidente dell’associazione Donne Di Mare e Chef della Biodiversità. 

Da non perdere

Se aveste voglia di una fuga dal quotidiano che duri anche solo un fine settimana ecco alcuni “must” imperdibili che vi daranno la possibilità di godere dell’ospitalità dell’isola anche in autunno. 

Pizza da “Franco Manca”

Se pensate che si tratti di un nome e un cognome vi sbagliate. “Manca”, infatti, è voce del verbo mancare – spiega Giuseppe Mascoli, uno dei proprietari della celebre catena di pizzerie londinesi. Il brand è un omaggio a Franco Pensa, primo ad esportare l’autentica pizza napoletana nella capitale inglese. Proprio dall’assenza di Franco Pensa a Salina,  Mascoli decide di fare l’ironico segno distintivo della nota pizzeria eoliana in cui, appunto, “Franco non c’è”. Era il 2014 quando Giuseppe Mascoli, decise di aprire la prima pizzeria “Franco Manca” partendo dal proprio amore per Salina e da un forno a legna. Ortaggi, capperi, cucunci, olive, aglio rosso di Nubia, olio locale, pomodoro siccagno, formaggi, sia di pecora che vaccini, ricotta e alici salate. E ancora melanzane, zucchine e aromi. Questi sono gli ingredienti delle pizze in carta. Semplicità e genuinità, lunga lievitazione e tanta passione e abnegazione sono gli ingredienti del successo di questo must di un soggiorno (anche breve) a Salina.

Via Marina Garibaldi, 3,
98050 Lingua ME
Tel: 328 703 6104

La granita e il pane “cunzato” “Da Alfredo”

Esattamente accanto a “Franco Manca” si trova Alfredo. Avete due buoni (anzi ottimi) motivi per andarvi: la granita e il pane “cunzato”. Limone, mandorla, gelsi, anguria, melone, fichi, pistacchio e caffè sono i gusti tra cui potrete scegliere di assaggiare questa granita fine e setosa  dalla consistenza “corposa” da accompagnare, rigorosamente, con l’immancabile briosche con il “tuppo” la cui forma ricorda, cioè, la chioma raccolta delle donne sicule di una volta. Inutile dire che sarà ancora più buona se la gusterete  guardando il mare. Il pane “cunzato”, tipicità siciliana, qui viene arricchito dai sapori isolani come pomodorini e alici sott’olio, cipolle rosse, capperi (interi, in crema o cucunci), ricotta salata al forno e condito con generoso olio e origano. Una pasto completo che merita un “assolo”.

Via Marina Garibaldi, 4
98050 Lingua ME
Tel: 090 984 3980

Aperitivo al Bar Ravesi

Se siete in cerca di un aperitivo elegante a bordo piscina a base di prodotti isolani e vini provenienti dalle cantine locali non potete perdere quello al Bar Ravesi, interno all’omonimo hotel, piccolo ed accogliente,  frutto del sapiente restauro di un antico borgo eoliano. L’aperitivo è aperto anche ai non clienti dell’albergo su prenotazione.

Hotel Ravesi
Via Roma, 66,
 98050 Malfa ME
Tel: 090 984 4385

Cena (e soggiorno) al Signum

Cenare al Signum (e ancor più alloggiarci ovviamente) rappresenta un’esperienza che dovete assolutamente provare se volete gustare la vera essenza della cucina isolana. Qui è reinterpretata con maestrìa, raffinatezza ed originalità da Martina Caruso, la giovane chef ai fornelli, vincitrice del premio Michelin Chef Donna 2019. Lei lavora solo prodotti locali ed eccellenze siciliane, esaltandone l’autenticità e rispettando i tempi della natura. Al Signum gli aromi dell’isola, i sapori del mare e i frutti del sole sono custoditi gelosamente nella dispensa come un tesoro in uno scrigno. Grazie all’intuizione e alla sensibilità della giovane chef, classe ‘89, ogni piatto è un racconto unico e genuino in grado di rivelare emozioni sempre nuove.

Tra le proposte sorprendenti il fico d’india con olio e origano, il gazpacho liquido, la zuppa di olive verdi con bufala e capperi canditi e la bagnacauda con i ricci. E ancora le linguine con latte di mandorle e crema di prezzemolo, il gelato al cappero con capperi caramellati e la zuppa di latte con croccante al cioccolato, caffè e carruba, solo per citarne alcune.

Hotel Signum
Via Scalo, 15
98050 Malfa Salina ME
Tel: 090 984 4222

Tramonto (e soggiorno) alla Locanda del Postino

Un piccolo hotel a conduzione familiare nato dal fedele restauro conservativo di un’antica dimora eoliana, la più grande della piccola frazione di Pollara, finalizzato a mantenere inalterata la struttura originaria esaltandone le caratteristiche architettoniche e stilistiche di cui si trovano tracce come l’antico Palmento nella zona soggiorno che ospita una libreria e nelle maioliche rinvenute e inserite tra i ciottoli che compongono il perimetro estrerno. Il clima familiare, ma discreto, che si respira vi consentirà di sentirvi a casa, immersi nel silenzio e la quiete che caratterizzano la vita nella piccola frazione di Pollara. Da ogni angolo si gode la vista di uno dei più straordinari tramonti al mondo, che mostra, sullo sfondo, le sagome di Alicudi e Filicudi e l’imponente faraglione, unico sopravvissuto all’inabissamento della parete frontale del cratere di Pollara.

Sarete accolti dal calore dello staff della Locanda, che saprà soddisfare ogni vostra necessità con efficenza e discrezione rendendo il vostro soggiorno indimenticabile e ogni partenza la promessa di un futuro ritorno. Il valore aggiunto? La festosa accoglienza e la fedele compagnia della cagnolina Sara, trovatella salvata da un triste destino, che renderà ancora più lieta la vostra permanenza.

Via Picone, 10
 98050 Malfa ME
Tel: 090 984 3958

Visita al Capperificio Sapori Eoliani

L’Azienda è oggi guidata da Maurizia De Lorenzo dopo la prematura scomparsa del figlio Roberto Rossello, giovane imprenditore di Salina e nipote di Giuseppe De Lorenzo. I Sapori Eoliani affondano le loro radici nell’isola di Pollara, ricca di piantagioni di capperi di Salina di cui ancora oggi la lavorazione è manuale, sia in fase di raccolta, sia in quella di trasformazione. Tutti i prodotti provengono dall’Isola Verde, dove da tempo la famiglia De Lorenzo coltiva con amore e cura i suoi capperi e i suoi cucunci, riprodotti per talee, fino a farli divenire marchio conosciuto e presidio Slow Food. Accanto ad essi conserve, crème dolci e salate, sughi, condimenti, spezie, confetture e marmellate vanno ad arricchire ulteriormente l’offerta aziendale per la gioia di tutti i palati portando avanti con amore e dedizione la passione di Roberto.

Via Leni, 20
98050 Pollara ME
Tel: 339 817 6716

Visita alle Cantine di Salina

Sono dodici le cantine attualmente presenti a Salina di cui si possono acquistare le etichette negli shop o provarle nei ristoranti dell’isola ma per vivere un’esperienza unica ed emozionante, dovete assolutamente andare a visitarle per parlare con i produttori e leggere attraverso i loro occhi l’amore per la  propria terra e per bere nei calici un sorso di Salina.

Fenech

Quando andrete a trovare Francesco Fenech fatelo a stomaco vuoto perché oltre ai vini, vi farà assaggiare una sostanziosa insalata eoliana, bruschette con patè di capperi, olive strepitose e biscottini regina (che chiama sesamini). E poi? E poi vi mostrerà orgoglioso il suo “Maddalena” che  oltre ad essere il nome della figlia, contiene la doppia “d” che richiama quella di Dydime, primo nome di Salina. Appena lo berrete vi sembrerà di avere in bocca il mare di Salina, fresco, limpido e sapido, e non farete in tempo a buttarlo giù che il vostro palato ve ne chiederà ancora.

Tuttavia non ci resterà male se ingurgirete un sorso di “Desiato”, il  primo passito rosso Corinto Nero in purezza delle Isole Eolie che deve il suo nome e la sua etichetta al maestro Andrea Camilleri che, dopo il primo assaggio, essendosene innamorato, così lo ha battezzato. Il suo colore rosso granato profondo e gli Intensi profumi di frutta rossa sotto spirito con marcati sentori vanigliati insieme ad eleganti note di cioccolato e liquirizia uniti al suo sapore dolce e aromatico, con  piacevole e persistente retrogusto tostato,  vi faranno comprendere perché il maestro Camilleri lo abbia definito “oggetto di desiderio”.

Dulcis in fundo arriva la Malvasia delle Lipari di un bel colore ambrato brillante. Al naso fichi secchi, datteri e albicocche disidratate. In bocca dolce ma non stucchevole grazie al sorso fresco sorretto da una intensa spalla acida che ne allunga la persistenza. Gran finale a sorpresa, poi, se avrete la fortuna di assaggiare il limoncello Bio prodotto in quantità esigue, con I limoni isolani di cui conserva integra l’intensità gusto-olfattiva e una sorprendente cremosità che richiama la polpa dell’agrume. Esperienza sublime. 

Via Fratelli Mirabito, 41
98050 Malfa
Tel: 090 984 4041

Antonino Caravaglio

In occasione della visita alla cantina di Nino Caravaglio non mettetevi l’orologio. La sua passione per il proprio lavoro vi coinvolgerà così tanto da impedirvi di avere impegni successivi. Non a caso l’abnegazione per il proprio lavoro è valsa il riconoscimenti per l’Infatata 2019  da parte di Slow Wine, edizione 2021, come Top Wine – Vino Quotidiano e la Golden Star da parte dellaguida Vinibuoni d’Italia 2021 del Touring Club Italiano.

Un vino bianco secco, composto interamente da uva Malvasia di Lipari, coltivata sull’isola di Salina. Una meravigliosa espressione del territorio eoliano in cui i profumi di erbe e fiori di campo si mischiano a sentori agrumati e regalano in bocca un sorso di grande freschezza e mineralità.
Dalla prestigiosa guida dei vini Veronelli Tre Stelle Oro per il vino passito Malvasia delle Lipari Caravaglio 2018. Ambrato con riflessi dorati, luminoso e cristallino. Un caleidoscopio di profumi: datteri, albicocche secche, fichi, uva sultanina, vaniglia. Un vino dolce fresco ed elegante che non risulta stucchevole. Chiude con un finale lungo con piacevole nota sapida.

Una volta lì dovete assolutamente assaggiare L’Occhio di Terra Malvasia. Un vino bianco secco dal colore oro antico, ricco di profumi che si sprigionano lentamente come da uno scrigno. Al naso evidenti profumi floreali di zagara, note agrumate di pompelmo rosa e cedro e ciuffi di erbe aromatiche mediterranee come salvia, timo e rosmarino. In bocca il sorso è ricco e avvolgente con elevata sapidità che dona al palato una irresistibile freschezza.

Via Provinciale, 33
98050 Malfa ME
339/8115953

Carlo Hauner

Qualsiasi impegno abbiate, non potete lasciare l’isola senza avere assaggiato un sorso di Malvasia delle Lipari di Carlo Hauner. Lui bresciano di origine boema trapiantato nelle Eolie, patròn dell’azienda agricola che porta il suo nome. L’estro creativo che lo vede, da giovane, pittore, e  designer in età matura, la passione per l’enologia rappresenta l’ulteriore sfida di una vita intensa ed interessante. Vino accattivante dall’inizio, con uno splendido color oro brillante. Al naso è intenso e va dalla frutta fresca matura come albicocca, fichi e nespole a sentori speziati di lavanda e timo con finale lievemente mandorlato. Il sorso è  dolce e immediato la cui  grande sapidità e freschezza ne prolunga la persistenza. Un’esperienza sensoriale difficile da dimenticare.

 Via Umberto I Santa Marina Salina
 98050 Santa Marina Salina ME
Tel: 090 984 3141

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