Mammé. A Stroncone, in provincia di Terni, materie prime umbre e influenze culinarie internazionali si fondono per un’esperienza gastronomica senza confini.
Situato nel pittoresco paese di Stroncone, nel cuore dell’Italia centrale, il ristorante Mammé, nato durante il periodo del Covid, ma frutto di un progetto più lontano, è diventato rapidamente un punto di riferimento per chi desidera sperimentare sapori autentici senza limiti geografici. Il nome? Un vero e proprio omaggio alla mamma dello chef Tommaso Montineri. Del resto, solo il nome “mamma” racchiude il concetto di famiglia, di radici e di convivialità.
Non solo, quindi, questo luogo è permeato di amore e dedizione familiare, ma offre anche una cucina unica che abbraccia una varietà di influenze culinarie senza confini.
Un cuoco in viaggio tra culture culinarie
Tommaso Montineri muove i suoi passi nel settore della ristorazione all’età di 20 anni in Australia per mettere a frutto una passione nata, sin da bambino, nella cucina della nonna. Le esperienze maturate all’estero lo hanno portato a sperimentare le diverse culture alimentari. Durante i suoi viaggi, ha imparato le tradizioni, le tecniche e gli ingredienti locali dei luoghi in cui si trovava.
Il risultato? La consapevolezza dell’importanza di aprirsi alle influenze straniere e di incorporarle nel suo stile di cucina. Dopo aver accumulato una preziosa competenza, decide di tornare in Italia e di lavorare presso ristoranti stellati, in particolare da Vissani a Baschi e al ST. Hubertus di Norbert Niedekofler, a San Cassiano.
Il sunto di queste esperienze si traducono nelle abilità acquisite e nella volontà di trasferire a tutti, senza limiti di tipo economico, un’esperienza gastronomica a tutto tondo. Decide allora di aprire un proprio ristorante, che combina sapientemente ingredienti locali con tecniche e influenze internazionali. Tommaso è, inoltre, un promotore della sostenibilità e dell’utilizzo di ingredienti di stagione, non banalizzando la tradizione, ma trasferendola sul piatto sempre con rispetto e autenticità.
Questa attenzione si riflette nel modo in cui seleziona e utilizza gli ingredienti per i suoi piatti, una scelta che predilige la combinazione di pochi ingredienti a portata, per esaltare il sapore di ciascuna materia prima e per garantire un’esperienza culinaria di livello.
Un’esperienza culinaria senza confini: il Menù
Australia, Tasmania, Inghilterra, Danimarca e Asia, sono solo alcuni dei luoghi che hanno dato un’impronta allo stile di Tommaso. Da Mammé, infatti, si possono provare piatti dai sapori asiatici, ispirati alle tradizioni locali e spesso arricchiti da un tocco esotico molto personale. Lo chef, che è un gran conoscitore delle carni e delle materie prime che impiega nella sua cucina, ha creato un variegato assortimento di piatti che combinano ingredienti provenienti da diverse tradizioni culinarie, senza perdere di vista l’essenza della cucina italiana. La sua creatività spinge i confini e le sue contaminazioni rendono ogni piatto un’esperienza unica e particolarmente piacevole.
Esempi evidenti sono il “Fiore di zucca in tempura, burrata, uova di trota e limone salato”, un antipasto in cui al fiore della zucchina si accostano tecniche e note asiatiche (la tempura giapponese e il limone salato ne sono una chiara dimostrazione) e il “Ramen Umbro” con brodo di maiale, tagliolini e kimchi”, una reminiscenza del Ramen asiatico, ma in veste tutta regionale.
Sebbene la cifra stilistica identitaria della cucina di Tommaso sia questa commistione di ingredienti e tecniche, non mancano interessanti spunti radicati alla cultura gastronomica locale, come il “Carciofo all’occhio di bue, patate, tartufo e uova di trota”, i “Ravioli con ricotta salata della Valnerina, barbabietola, asparagi e menta”, il “Petto d’anatra alla brace, zucca, bieta e melagrana” o la “Zuppa di roveja, fagiolina del Trasimeno, luccio arrosto e genziana”, che accontentano i palati più ancorati ai sapori tradizionali.
Anche sui dessert, grazie all’esperienza maturata in una bakery a Copenaghen, Tommaso con estro e tecnica, crea dolci avvitati al concept del ristorante. Da provare la “Crema fritta, fragole, zenzero e sesamo” o il “Semifreddo di ricotta di capra, ciliegie e mandorle”, o ancora, il “Cremoso all’olio d’oliva, lenticchie e rosmarino”
Oltre alla carta, è previsto un menù degustazione a prezzi davvero competitivi, “Lu sdroligo”, a 5 o a 7 portate a sorpresa preparate dallo chef, rispettivamente a 30 e a 42€.
Mammé: un ristorante dall’atmosfera accogliente e familiare
Come anticipato, il ristorante prende il nome dalla mamma di Tommaso, Patrizia, responsabile di sala, la cui passione per la cucina è stata la principale fonte di ispirazione del cuoco. Insieme ad Helena, (compagna dello chef che gestisce anche il B&B di proprietà, all’interno dello stesso edificio), sono sempre pronte, con cordialità e competenza, ad accogliere gli ospiti con un sorriso e a guidarli alla scoperta del menù e della carta dei vini, quest’ultima centrata su ottime cantine regionali.
L’atmosfera che si respira è quella di una grande famiglia che si riunisce intorno a un tavolo per condividere momenti speciali. L’arredamento, semplice ma raffinato, dona al locale un’aura di calore e intimità, consacrandolo ad un luogo dove l’amore per la cucina e il calore familiare si fondono in un’esperienza culinaria senza confini.
Info utili
Mammé Ristorante
Via Porta Nuova, 10 – Stroncone (TR)
info@mammeristorante.it
Tel: +39 0744 19 83 465 / +39 320 2882 303
Orari: 19.00/23.00
la domenica aperto anche a pranzo / Martedì chiuso