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Novembre, mese di inaugurazioni a Roma

Formule all day long, vinoteche, bistrot gourmet e artigianali e street food. Zona per zona, ecco i (tanti) nuovi indirizzi da provare

TRASTEVERE: PIANOSTRADA

piano

A Trastevere l’annunciata e attesa novità da martedì 15 novembre diventa realtà per tutti: Pianostrada si trasferisce da vicolo del Cedro a via delle Zoccolette, un centinaio di metri più in là, dall’altra parte di Ponte Sisto, dove c’era Zoc, l’ex ristorante a km0 del patron di Urbana 47 Angelo Belli. Per la gioia dei frequentatori più assidui come per quelli di passaggio, troppo spesso costretti ad aspettare con l’acquolina in bocca per un “buco” al bancone o per un posto nei soli 4 tavoli che erano a disposizione nel vecchio minilocale. Insieme alle ormai famose focacce farcite con prosciutto crudo e mostarde, al Baccaburger (il panino della casa al nero di seppia con burger di baccalà), a fritti, carciofi e pane fatto in casa, anche molte altre invenzioni di stagione (sia primi sia secondi) a cura del “laboratorio di cucina” più al femminile di Roma, gestito da un team di mamma, amica e due figlie.

RE DI ROMA: BARRED

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Venerdì 18 novembre alle 18 l’inaugurazione (a suon di gin tonic, pizza e mortadella) di Barred, il nuovo bistrot con formula all day long di via Cesena 30, zona Re di Roma nato dalla sinergia dei fratelli noti al mondo della ristorazione capitolina Pacucci, Mirko e Tiziano (quest’ultimo già al timone di Marzapane). Dalla colazione alla cena, il locale impernia ogni sua proposta sulla qualità, delle materie prime, dei distillati, dei caffè. La mattina insieme a espressi selezionati e alle moderne formule di estrazione dell’oro nero – v60 e aeropress – si mangiano classiche paste e cornetti di Bonci, pancake e yogurt naturali con frutta e cereali. Menu veloce e fai da te a pranzo pensato per chi è in pausa lavoro: insalate da creare secondo le proprie preferenze, panini gourmet e una piccola carta di piatti caldi espressi. Cena con piatti e tapas nel segno di metodi di preparazione alternativi: infusione, cruditè, marinatura. E poi salumi e formaggi a cura di Dol, sottolii pugliesi garantiti dall’azienda I Contadini, verdure di Montoro Erbe e ostriche di Enoteca Ostricheria di Fiumicino. Quanto al bere, si punta forte sul gin, con 14 brand italiani accuratamente scelti per i cocktail, oltre a bionde e rosse di birrifici artigianali (anche esteri) e a una lista di vini rigorosamente naturali.

PIAZZA BOLOGNA: VINOTECA TEMPERE

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I vini del Cilento arrivano a Roma grazie alla Vinoteca Tempere, punto vendita in via Pigorini 7, angolo piazza Bologna, dell’omonima azienda irpina che approda nella capitale per far conoscere le bottiglie di propria produzione (Aglianico, Bolla di Urbano, Aglianicone, Vulturem Cesanese, Pinot Nero, per esempio) da gustare anche al calice (dai 3,50 ai 5 euro) in abbinamento a taglieri di salumi e formaggi locali.

PRATI / 1: DYLAN&CO.

dylan

A Prati c’è un’alternativa in più per un pranzo o una cena moderni: la propone il bistrot Dylan&Co., in via Duilio 9. Proposte raffinate in un ambiente elegante e minimal che gioca sulla commistione fra arredi in ottone, cristallo e marmo e sul contrasto bianco, nero, oro. Nel menu gamberi alla Panko con spuma di colatura di alici, risotto mantecato al lime con tartare di gamberi rossi, fois gras e le celebri uova di Parisi al tartufo nero. 25 coperti e si spende il giusto.

PRATI / 2: BOX

box

Lo street food su ruote, ovvero il truck, finisce dentro a quattro mura. Succederà tra qualche giorno in via Cicerone 29, a pochi passi da piazza Cavour e dal cinema Adriano, quando aprirà ufficialmente Box, che come da titolo parcheggia un piccolo camion dentro il suo locale da circa 120 metri quadri per offrire da mattina a sera, dalle 11 alle 3, piatti veloci, panini e take away tipici di strada ma di alta qualità, grazie alla selezione delle materie prime: polli Campese serviti in formula classica o al pepe rosa o ancora con limone e zenzero; churrascaria brasiliana; tramezzini di carne fritti; cartocci di pesce (calamari, gamberi e filetti di baccalà) e paste (dalla carbonara alla cacio e pepe) da consumare in una sorta di cartone tipico delle patatine fritte. Non manca il dolce: il bombamisù per esempio, un mix letale tra tiramisù e bomba alla crema.

PIAZZA VITTORIO: GATSBY CAFE

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Caffetteria, bistrot, cocktail bar: la sintesi perfetta del locale moderno è rappresentata dal nuovo Gatsby Cafè, che ha aperto al pubblico in piazza Vittorio 106, al posto della storica cappelleria Venturini. Dall’altro dei suoi tre piani, con una salotto quasi “letterario” che ospiterà anche eventi e iniziative culturali, laboratorio a vista al primo piano, terrazza interna e anche tavolini sull’affaccio esterno sotto al portico, Gatsby (che poi è il nome di un modello di cappello, non a caso) è pronto a soddisfare le voglie di tutti e a qualsiasi ora del giorno con colazioni abbondanti fatte di lieviti, torte, crostate, yogurt serviti in barattolo, estratti e succhi di frutta; proposte veloci e informali per i pasti (non c’è canna fumaria, quindi il laboratorio di cucina propone piatti freddi, bagel e panini anche in versione gourmet); tè, tisane, paste e pasticcini al pomeriggio; aperitivi e apericene fino alle 22 con tapas e finger food in abbinamento a una nutrita lista di drink creativi. Il sabato e la domenica è previsto il brunch.

CENTRO STORICO: GINGER

ginger

“Sapori e Salute” di Ginger arrivano pure a piazza Sant’Eustachio 54, negli ex locali di Platz. Seconda sede per il locale di via Borgognona che approda dunque in centro storico portando con sé la stessa formula di sempre, nel segno del motto “squadra che vince non si cambia”. E quindi vesti total white, minimal e liberty allo stesso tempo, nell’arredamento e proposta di juice bar e bistrot. Oltre ai famosi panini, ai taglieri di salumi e formaggi e alle mozzarelle di bufala campane e alle burlate pugliesi, anche piatti classici della cucina romana ma anche centrifugati e proposte bio e a km0. Anche caffetteria, per un orario quotidiano che va dalla colazione alla cena.

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