Vista panoramica tra il Tirreno e le Alpi Apuane, ambiente rilassante e cucina estrosa, creativa e luminosa. Lux Lucis è il regno di Valentino Cassanelli che nei suoi piatti riunisce le esperienze maturate in giro per l’Italia e all’estero. Noi lo abbiamo incontrato per capire come nascono le sue creazioni.
Lux Lucis, “luce della luce” è il ristorante che occupa il quarto e ultimo piano dell’Hotel Principe di Forte dei Marmi. Con la sua terrazza con vista panoramica che si apre su un paesaggio bucolico tra il mar Tirreno e le Alpi Apuane, il Lux Lucis ha conquistato la sua prima stella Michelin nel 2017 riconfermandola poi di anno in anno sino ad oggi.
Arredamento minimal, colori caldi e rilassanti che richiamano alla natura circostante, a condurre il Ristorante a questo brillante traguardo, cui se ne sommano innumerevoli altri (come il premio Best Dining Experience da Condé Nast Johansens o i premi “Pasta dell’anno” e 4 cappelli di Le Guide de L’Espresso) è lo chef Valentino Cassanelli.
Classe 1984, lo chef Cassanelli nato e cresciuto a Spilamberto (Modena), guida il Lux Lucis dal febbraio del 2012 proponendo nella sua cucina piatti che sono frutto delle esperienze maturate in giro per l’Italia e per l’Europa e che uniscono la tradizione nazionale e quella locale con l’estro e l’innovazione che lo contraddistinguono.
Intanto perché Lux Lucis, è un nome in cui ti identifichi?.- Abbiamo chiesto allo chef Cassanelli
“Il nome Lux Lucis dal latino significa “luce della luce”. Il concetto di luce è innanzitutto un riflesso dell’ambiente del ristorante. Situato sulla terrazza dell’hotel Principe Forte dei Marmi, si erge tra le Alpi Apuane e il Mar Tirreno. Oltre ad offrire delle viste panoramiche mozzafiato, durante il tramonto, lo spazio cattura la luce dorata della sera. Ed è mia
intenzione catturare quella stessa luce, la bellezza del territorio, nell’esperienza fine dining a tavola. Quindi “Luce” è il luogo, il territorio, “della luce” è la creatività, dare la luce a qualcosa di nuovo“.
Sono ormai diversi anni che lavori nello stesso ristorante, in un momento in cui c’è crisi di personale qualificato nella cucina, cosa puoi dirci della tua esperienza?
“Sono ormai 11 anni che dirigo il reparto F&B dell’hotel Principe Forte dei Marmi con estrema soddisfazione. Ovviamente le generazioni cambiano, i momenti storici si evolvono per cui anche noi dobbiamo evolvere il nostro approccio con la squadra: non cambiando gli obiettivi di qualità e ricercata esperienza per i nostri ospiti ma modificando le sensibilità e rendendo tutti partecipi alla stessa missione”.
Avete difficoltà anche voi in questo periodo? I vostri sono contratti stagionali?
“Riscontriamo più difficoltà di un tempo ma ci stiamo muovendo anche noi per rendere più allettante in maniera concreta il far parte del nostro Team. Per la maggior parte sono contratti stagionali: nel mio reparto siamo 9 in cucina e 11 in sala da novembre a marzo per poi salire pian piano al numero completo di 22 in cucina e 37 in sala da giugno a settembre, periodo nel quale tutti i nostri ristoranti e bar sono operativi”.
La cucina gourmet è ancora attuale? Sarà sostenibile nel futuro?
“La ricerca della bellezza, del piacere, del nuovo non ha tempo”.
Che tipo di clientela vuole soddisfare questo tipo di ristorazione?
“Ogni ospite che varca la soglia del Lux Lucis deve uscirne soddisfatto e felice, qualsiasi motivo l’abbia spinto a sceglierci”.
Testa, cuore o pancia? Qual è il motore che ti muove di più nell’ideazione dei nuovi piatti? E cosa vuoi che provi il tuo ospite?
“Felicità, soddisfazione e stupore devono essere le emozioni che permangono per tutta (e dopo) l’esperienza, dove il gusto è al centro ma sempre indirizzato dalla grande personalità che esce dalla squadra del Lux Lucis”.
Qual è la filosofia che muove le vostre scelte di cucina al Lux Lucis?
“Libera espressione di cucina italiana”.
