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Terapia del Paesaggio: il turismo del vino riparte dal trekking nelle vigne

trekking in vigna

Trekking in vigna e cantine aperte anche nei week end per vacanze, in totale relax, da veri winelovers. Al via il progetto Terapia del Paesaggio.

Dopo l’emergenza Covid-19, il turismo del vino riparte con la “terapia del paesaggio”. La ricetta di Donatella Cinelli Colombini, ideatrice della giornata Cantine Aperte e del Movimento del Turismo del Vino, è semplice: trekking tra le vigne, o anche solo una rilassante passeggiata, tra le cantine che saranno aperte nei week end e in pausa pranzo per vacanze e relax di chi ha la passione per il vino e ama testarlo e poi gustarlo sul posto.

La proposta di un turismo alterativo e diretto a luoghi verdi, poco affollati, dove praticare sport all’aria aperta potrebbe segnare un’alleanza fra istituzioni e imprese capace di innescare la ripartenza dei viaggi in Italia. “Un grosso sforzo organizzativo ed economico – sottolinea Donatella Cinelli Colombini – che potrebbe, con il sostegno istituzionale, calamitare visitatori al punto da rianimare l’economia territoriale, grazie anche a degli accordi che si potrebbero raggiungere con i grandi players del turismo on line come Expedia, Google, TripAdvisor, affinché promuovano l’enogastronomia come attrattiva di viaggio”.

Ma cosa devono aspettarsi gli amanti del vino in questo scenario post Covid? Semplice: la possibilità di scegliere fra centinaia di destinazioni enoturistiche in ogni parte d’Italia, basta consultare il sito del Movimento Turismo del Vino per prenotare la visita. “Una rivincita dei panorami – specifica Donatella – che tornano protagonisti e devono offrire ai visitatori esperienze emozionanti da vivere, fotografare e ricordare”.

L’accesso nelle aziende agricole verrà contingentato per impedire affollamenti. Nessun problema, invece, per lo shopping in cantina: il vino, per la sua componente alcolica e per la presenza di resveratrolo, è assolutamente esente da coronavirus. E sull’imballaggio, non sopravvive che poche ore; per essere tranquilli sarà sufficiente “tenerlo in quarantena” un giorno prima di toccarlo senza precauzioni.

Secondo un’indagine condotta dal Movimento Turismo del Vino in Italia, nell’87% le vigne nostrane si sono dichiarate molto danneggiate e le perdite registrate sono complessivamente pari al 91%. Per questo motivo, i nuovi progetti pronti a partire puntano sulle novità e la rivalorizzazione del territorio.

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